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Accoglienza e rispetto

SETTEMBRE 2016 - COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO NON VERBALE: ENTRARE IN EMPATIA ATTRAVERSO IL CORPO

Il Seminario è stato intenso e arricchente, ho sperimentato e ricevuto cose di me che non sempre riesco a elaborare con la giusta consapevolezza, l’ osservarmi e nel rileggermi nei vari esercizi che sono stati proposti è stato utilissimo, per esempio nell’esercizio dove dovevo ricevere il sentire dell’altro nei miei confronti con un linguaggio NV mi ha dato sicurezza, mi sono sentita accettata e supportata, ovviamente credo che ciò che ho ricevuto era in parte ciò che inconsciamente ho trasmesso poiché non sapevo proprio cosa aspettarmi dall’ altro. E nel trasmettere ai vari compagni il mio sentire nei loro confronti è stato altrettanto sorprendente perché ho proprio per quanto mi è stato possibile eliminato la parte razionale e cognitiva cercando di ascoltarmi e ascoltare l’altro per ciò che mi ha trasmesso, nella quotidianità questi processi sono non consci e falsati dal dover usare il linguaggio verbale che la società ci impone. Ora riflettendo su questi aspetti mi sono tornati alla mente dei paragoni che si possono fare nell’ ambito dell’ autismo dove il linguaggio della parola è assente in molti casi, e ripensando a varie letture che ho fatto in questo campo ho capito meglio come la persona che non usa il linguaggio verbale possa comunque entrare in un contatto vero e profondo con l’altro che invece avendo e basando la relazione sul verbale si pone in un piano totalmente sfalsato rispetto alla persona autistica, certamente vanno comunque presi in considerazioni molti fattori e variabili che possono aver portato alla disabilità ma pensavo che se ci mettiamo sullo stesso piano cioè sul piano ontologico delle emozioni si può entrare in contatto e fare molti passi avanti per unire i due mondi diversi che entrano in relazione (autismo e “normalità”). Queste riflessioni mi sono venute al momento e penso a come potrebbe essere portato il mondo del Counseling anche in rapporto a questa e altre disabilità, credo si possa fare e costruire un buon lavoro di aiuto e crescita da entrambi i punti di vista. Ringrazio i docenti Andrea Boni e Fabio Manfredi per i loro insegnamenti ed esempio di vita.

Monica, dalla Sede del Veneto