Scoprire i propri sentimenti, necessità ed emozioni
Questo è stato il mio primo seminario. Ho provato differenti emozioni che si sono susseguite in breve tempo.
Dalla inquietudine iniziale, legata al non sapere esattamente cosa aspettarmi, dal timore di non essere all’altezza di quanto richiesto negli esercizi, alla eccitazione per l’interesse degli argomenti trattati, alla intrepidezza di imparare e mettere in pratica ciò che ho ascoltato.Ho provato la serenità nel mettermi in gioco e la felicità del sentire che sto facendo un percorso di crescita e realizzazione personale.
Ho anche percepito un grande senso di responsabilità gravare sulle spalle quando, nel concreto, ho visto un esempio di colloquio, la stessa sensazione che ho avuto alla prima udienza a cui assistito: la domanda che ha imperversato nella mia mente è stata “sarò in grado?”. E così sono riemersi i timori di essere professionalmente capace, di dare oltre il massimo perché il massimo non sempre risulta sufficiente. Fortunatamente, l’ambito filosofico e valoriale in cui si pone questo percorso, fornisce differenti strumenti per placare la mente, accogliersi e ritrovare la gioiosa forza di procedere nel cammino, senza spaventarsi.Nelle due settimane che hanno seguito il corso, ho avuto modo di riflettere a lungo e osservare la comunicazione nella mia casa, con le mie bambine, con mio marito che spesso mi dice “tu non mi ascolti!”… è stato un processo illuminante perché ho visto i miei meccanismi inconsci spesso all’opera, le mie difese, le generalizzazioni, le rimozioni e le emozioni non ascoltate.
Ho visto un ascolto attivo, molto poco attivo da parte mia ed un po’ di “sciatteria” nella mia comunicazione. Ed allora… meno male che esiste il processo auto-empatico che spero di imparare ed interiorizzare al più presto!Ora è presente ancora un po’ di confusione, sono le nebbie dell’ignoranza, che auspico si dissolvano pian piano lasciando lo spazio alla migliore e luminosa versione di me stessa.
Marta, dalla Sede della Lombardia