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L'arte dell'Ascolto

GENNAIO 2016 - FUNZIONI E METODI DELLA COMUNICAZIONE EMPATICA: INDIVIDUO, COUNSELOR E CLIENTE

Mi sento coinvolta, curiosa, contenta di esserci. Più mi metto in gioco e più mi sento soddisfatta del lavoro che sto facendo. Più sono sincera e "scavo", più mi libero (anche se in un primo momento rimango scossa). Negli esercizi cerco di il più possibile di eliminare i filtri mentali e far emergere quello che sta salendo in superficie. L’esercizio sull’ascolto mi ha sorpreso molto. Praticamente il grado di conformità alla versione originale sarà stato del 30%. Subito e in ogni passaggio da persona a persona si fanno delle manomissioni (involontarie), delle omissioni, si aggiungono dettagli… Ma se non riusciamo a riportare fedelmente un racconto di un altro come possiamo pretendere come counselor di saper ascoltare un cliente "veramente"? Venerdì sera sono andata a cena con degli amici e mi hanno chiesto come stavo. Invece della solita risposta moooolto sbrigativa "abbastanza bene", ho cercato di dettagliare: "un pò stanca, fatico a recuperare energia, probabilmente l’energia e’ utilizzata male. Comunque in generale va abbastanza bene, vorrei fare di più e più velocemente perché il tempo vola".

Patrizia, dalla Sede della Toscana