Skip to main content

Ente di Formazione Accreditato MIUR ai sensi della direttiva 170/16

immagine rappresentante l'offerta simbolica di un fiore rappresentando l'atto di resa e devozione

Comunicare per Connettersi

Comunicare per Connettersi: trasformare i conflitti con la Comunicazione Non Violenta e gli insegnamenti della Bhagavad-gītā

In un mondo sempre più frammentato, la capacità di comunicare con empatia e consapevolezza è diventata essenziale per costruire relazioni autentiche e superare le tensioni. Questa presentazione di due ore offre un viaggio trasformativo attraverso i principi della Comunicazione Non Violenta (CNV) e gli insegnamenti eterni della Bhagavad-gītā.

In questo articolo offriamo alcune riflessioni su come la CNV, sviluppata da Marshall Rosenberg, ci invita a trasformare i conflitti in opportunità di connessione attraverso l’ascolto profondo, la formulazione di richieste chiare e la comprensione dei bisogni. 

Parallelamente, esploreremo le intuizioni senza tempo della Bhagavad-gītā, che ci guidano verso l’equanimità, la compassione e la saggezza necessarie per affrontare le sfide relazionali.

Durante l'articolo, approfondiremo:

  • I principi fondamentali della Comunicazione Non Violenta: l’importanza di osservare senza giudicare, riconoscere i bisogni e comunicare con autenticità.
  • Gli insegnamenti della Bhagavad-gītā sul discernimento e il non-attaccamento: come applicarli per mantenere equilibrio e chiarezza nelle relazioni.
  • Il più grosso ostacolo alla connessione umana: l’ego. Come riconoscere l’ego e semplici esercizi di trasformazione egoica. 
  • Semplici esercizi pratici per sviluppare empatia, trasformare i conflitti e favorire il dialogo autentico.

 

Introduzione Generale

In un mondo che sembra sempre più frammentato, la necessità di comunicare con empatia e consapevolezza è diventata un imperativo. Relazioni autentiche e sane non si costruiscono solo sull’accordo o sull’assenza di conflitti, ma sulla capacità di affrontare le divergenze con un cuore aperto e una mente lucida.

La Comunicazione Non Violenta (CNV), sviluppata da Marshall Rosenberg, ci fornisce un metodo concreto per trasformare i conflitti in occasioni di connessione profonda. Questa pratica si basa su quattro pilastri fondamentali:

  1. Osservare senza condannare,
  2. Identificare i sentimenti,
  3. Riconoscere i bisogni,
  4. Formulare richieste chiare e realizzabili.

Parallelamente, gli insegnamenti della Bhagavad-gītā ci offrono una guida per affrontare i conflitti interiori ed esteriori con equanimità (sama), compassione e discernimento (viveka). Nella Gītā, il guerriero Arjuna si trova di fronte a una crisi relazionale e morale. La guida divina di Krishna, attraverso la saggezza spirituale, lo aiuta a trascendere il suo ego e ad agire con responsabilità e chiarezza. Questo messaggio è sorprendentemente attuale e si integra perfettamente con i principi della CNV.

1. Osservare senza condannare o stigmatizzare: il punto di partenza per una comunicazione autentica

Uno dei maggiori ostacoli alla connessione umana è la tendenza a condannare o a identificare il comportamento con la persona. Quando stigmatizziamo, perdiamo la capacità di ascoltare veramente e di comprendere l’altro. La CNV ci invita a distinguere tra osservazione e interpretazione, riconoscendo i fatti senza sovrapporre ad essi emozioni o preconcetti.

Insegnamento della CNV: “Osserva senza valutare; la valutazione è l’inizio dell’alienazione.”
La Bhagavad-gītā approfondisce questo concetto, sottolineando l’importanza di coltivare un’attitudine equanime verso le situazioni e le persone, senza essere influenzati dall’ego o dall’attaccamento.

Citazione dalla Bhagavad-gītā:
“Colui che rimane equanime nella felicità e nella sofferenza, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta, è una persona stabile e saggia.” – BG 2.38

Approfondimento pratico: descrivi una situazione di conflitto recente, cercando di focalizzarti solo sui fatti senza stigmatizzazioni. Ad esempio: invece di dire “È stato maleducato con me”, osserva: “Ha alzato la voce mentre parlavamo”.

2. Riconoscere i bisogni: la chiave per trasformare i conflitti

Secondo Marshall Rosenberg, ogni conflitto nasce da bisogni insoddisfatti. Quando impariamo a identificare i nostri bisogni e a comunicarli con chiarezza, possiamo trasformare il conflitto in un dialogo costruttivo. La CNV ci invita a chiedere a noi stessi: “Quali bisogni stanno emergendo in me? E quali bisogni potrebbero avere gli altri?”
La Bhagavad-gītā ci ricorda che comprendere i desideri e i bisogni, nostri e altrui, richiede un’attitudine compassionevole. Krishna sottolinea che tutti gli esseri umani sono mossi da desideri radicati nella loro natura, ma il vero equilibrio si raggiunge quando si coltiva un senso di connessione con il divino e con gli altri.

Citazione dalla Bhagavad-gītā:
“Io sono situato nel cuore di tutti gli esseri viventi.” – BG 15.15

Approfondimento pratico: rifletti su un conflitto recente e cerca di esprimere i tuoi bisogni e quelli dell’altra persona. Ad esempio: “Io Ho bisogno di rispetto e di sentirmi ascoltato” e “forse l’altro aveva bisogno di riconoscimento o di sicurezza.”

3. Riconoscere l’ego come ostacolo alla connessione

Uno dei maggiori impedimenti alla connessione autentica è l’ego, che ci spinge a difendere le nostre posizioni e a percepire gli altri come nemici o avversari. La CNV, con il suo approccio empatico, ci aiuta a spostare l’attenzione dalla colpa alla comprensione. La Bhagavad-gītā offre una prospettiva complementare, insegnandoci a trascendere l’ego attraverso il servizio disinteressato (seva) e il non-attaccamento ai risultati delle nostre azioni.

Citazione dalla Bhagavad-gītā:
“La Persona Suprema non crea né il senso di azione, né i frutti dell’azione; tutto questo è una manifestazione della natura materiale.” – BG 5.14

Approfondimento pratico: rifletti su una situazione in cui l’ego ha influenzato la tua comunicazione. Immagina come avresti potuto rispondere diversamente, adottando un approccio empatico e non reattivo.

4. La saggezza della Bhagavad-gītā per affrontare i conflitti

La Bhagavad-gītā non solo ci fornisce strumenti per comprendere noi stessi, ma ci guida anche nell’arte del discernimento. Krishna insegna che un vero leader – e, per estensione, un vero comunicatore – deve agire con compassione, equanimità e intelligenza spirituale.

Citazione dalla Bhagavad-gītā:
“Agisci mantenendo la mente ferma nello yoga, abbandonando l’attaccamento e restando equanime nel successo e nell’insuccesso.” – BG 2.48

Approfondimento pratico: rifletti sui modi in cui si può applicare l’insegnamento del non-attaccamento nelle relazioni quotidiane. Scrivi degli esempi concreti.

 

Conclusione

Unire la saggezza della CNV e gli insegnamenti della Bhagavad-gītā è un percorso potente che si può intraprendere all’interno del percorso di formazione in Counseling del Centro Studi Bhaktivedanta fondato da Marco Ferrini, per trasformare le relazioni e coltivare una vita più autentica e armoniosa. Quando osserviamo senza condannare, riconosciamo i nostri bisogni e quelli degli altri e trascendiamo l’ego, possiamo trasformare i conflitti in opportunità di crescita reciproca.

Citazione finale dalla Bhagavad-gītā:
“Colui che non prova odio verso nessun essere, che è amichevole e compassionevole, è caro a Me.” – BG 12.13

 

Andrea Boni

 

  • Visite: 14