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Ente di Formazione Accreditato MIUR ai sensi della direttiva 170/16

immagine rappresentante un uomo raccolto in cima a una collina alla ricerca di sè stesso

L'arte di mettersi a nudo davanti a sé stessi: Yoga, meditazione e integrazione spirituale

È stato giustamente osservato che non è possibile mettersi completamente totalmente a nudo di fronte a un altro. Ci sono limiti intrinseci all’essere umano: barriere di vulnerabilità, incomprensioni o semplicemente il mistero della soggettività che rende impossibile un'esposizione completa del nostro mondo interiore a un interlocutore esterno. Questo limite, tuttavia, non è un ostacolo alla crescita personale, ma una guida verso un'esplorazione più intima e autentica. È in questo contesto che la filosofia, la psicologia e la spiritualità dello Yoga offrono un approccio unico e trasformativo che può essere inglobato all’interno di un percorso di relazione di aiuto. Sue queste basi si fonda il Counseling con approccio Bhaktivedanta fondato da Marco Ferrini. 

Yoga e la mancanza di una psicoanalisi tradizionale

A differenza delle tradizioni occidentali, che hanno sviluppato approcci come la psicoanalisi per esplorare l'inconscio attraverso il dialogo con un altro (analista o terapeuta), lo Yoga ha scelto un sentiero diverso: la pratica meditativa e la condivisione (sanga). La meditazione non richiede un interlocutore esterno; si tratta di un processo di introspezione radicale, in cui ci si mette a nudo di fronte a sé stessi. Questo atto di auto-osservazione profonda rappresenta una modalità unica per raggiungere la verità più autentica, che non può essere mediata o interpretata da un altro. La successiva condivisione con un esterno aiuta e facilita l’osservazione e l’armonizzazione. 

La meditazione, come descritta negli Yogasutra di Patanjali, è l'arte di calmare le fluttuazioni della mente (citta-vṛtti-nirodhaḥ), permettendo così di penetrare nei livelli più profondi dell’essere. È una pratica che conduce a un incontro diretto con le parti più intime e nascoste di sé stessi, un processo di disvelamento che non richiede né intermediari né strumenti esterni.

La vita spirituale come integrazione e unificazione

La vita spirituale, secondo lo Yoga, non è una fuga dal mondo, ma un processo di totale integrazione e unificazione delle dimensioni interne ed esterne dell’essere umano. Questo approccio olistico vede il corpo, la mente, lo spirito e la natura come parti inseparabili di un tutto unico. Nessuna dimensione della persona o della vita è considerata estranea al cammino spirituale.

L’unificazione non si limita agli aspetti consapevoli della mente, ma include anche l'inconscio e le sue dinamiche profonde. Le pratiche yogiche, come la meditazione, il pranayama e gli asana, lavorano per portare armonia tra i vari livelli dell’essere, trasformando le tensioni interne e permettendo all’individuo di vivere in uno stato di equilibrio dinamico con sé stesso e con il mondo.

La spiritualità yogica, infatti, afferma che l'autorealizzazione non è un processo di alienazione dal mondo, ma di connessione profonda con esso. Il fine ultimo è una vita vissuta in armonia, dove ogni azione e pensiero sono orientati verso una consapevolezza superiore e un amore incondizionato.

Samadhi: il culmine dell'integrazione

Il concetto di samadhi, il culmine del cammino yogico, rappresenta questa integrazione e trascendenza. Negli Yogasutra, Patanjali descrive il samadhi come uno stato di assorbimento profondo, che può essere vissuto su più livelli:

Assorbimento nel sé profondo: un'esperienza di totale immersione nella propria essenza interiore, dove ogni frammentazione tra corpo, mente e spirito si dissolve in un’unità consapevole.
Trascendimento del sé: uno stato in cui l’individuo supera i limiti dell’ego e si unisce al divino, sperimentando una relazione d’amore e comunione con Dio.
Questo percorso conduce non solo a una maggiore consapevolezza di sé, ma anche a una profonda connessione con l’altro e con l’universo. La pratica meditativa diventa così una via per scoprire che, nel trascendere il proprio sé individuale, si trova la verità ultima: l’amore incondizionato che permea ogni cosa.

Un cammino di trasformazione
La filosofia dello Yoga ci insegna che mettersi a nudo davanti a sé stessi è l’unica via per essere veramente autentici. Questo processo richiede coraggio, disciplina e una volontà sincera di esplorare ogni angolo del proprio essere. La meditazione, in particolare, diventa lo strumento privilegiato per intraprendere questo viaggio.

La vita spirituale, lungi dall'essere una fuga dalla realtà, diventa così un cammino di totale integrazione. Corpo, mente, spirito e natura si uniscono in un’armonia che porta non solo alla pace interiore, ma anche a una maggiore capacità di amare e vivere con consapevolezza. La meta di questo percorso, il samadhi, è una realtà complessa ma liberatoria: un viaggio dall’assorbimento interiore fino all’unione con il divino, dove l’amore diventa la forza che muove ogni aspetto dell’esistenza.

In definitiva, la spiritualità yogica ci invita a guardare dentro di noi con sincerità, accogliendo ogni frammento della nostra esperienza e trasformandolo in un'opportunità per crescere, amare e vivere in armonia con il mondo.

Andrea Boni

 

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