Skip to main content

Amore, Compassione e Umiltà

FEBBRAIO 2016 - FUNZIONI E METODI DELLA COMUNICAZIONE EMPATICA

Il seminario è stato molto interessante sotto ogni punto di vista: dinamico e pratico. Mi è servito molto per comprendere le motivazioni e i bisogni dell’altro che spesso fatico a intuire soprattutto se non fanno parte del mio modo di pensare e agire. Imparare a comunicare in maniera empatica con le persone che hanno una visione totalmente diversa dalla nostra non è affatto semplice, ma con il desiderio e la motivazione diventa più facile. Gli ingredienti necessari sono l’amore verso il prossimo, la compassione e l’umiltà. Questo ci aiuta a comprendere i bisogni dell’altro, intuendo le sue mappe mentali. Ognuno di noi ha le proprie e tutte sono lecite, poiché derivano dalle nostre tendenze, dall’educazione e dal tipo di consapevolezza. Il rispetto per il pensiero altrui è propedeutico all’ascolto empatico, senza il quale non vi possono essere relazioni soddisfacenti. Imparare a comunicare nella diversità ci permette di poter avere rapporti ottimi con ogni tipo di persona a prescindere dall’ideologia e dal modo di essere.

Del seminario mi ha interessato ogni tipo di esercizio pratico, compresi i laboratori e le visioni di filmati che mi hanno aiutato a comprendere come davvero il saper ascoltare non rientri nei nostri canoni abituali. Siamo tutti molto semplicistici e sottovalutiamo ciò che ci viene detto da chi ci circonda. Siamo abituati a distorcere, generalizzare e cancellare ciò che ci viene raccontato. Questo è un ostacolo per il rapporto con gli altri e per un Counselor Relazionale è addirittura un difetto assolutamente da rimediare.

Il primo esercizio fatto in coppia prevedeva l’ascolto empatico da parte di chi svolgeva il ruolo di Counselor; successivamente quest’ultimo doveva rappresentare la persona con la quale il cliente normalmente si relaziona in modo non corretto. Si trattava naturalmente di un rapporto problematico tra i due; e il compito dell’esercizio era quello di dare armonia alla relazione, attraverso la comprensione del bisogno della controparte. Quando c’è un rapporto poco armonico è importante avere empatia ed auto-empatia. Bisogna comprendere il nostro bisogno e anche quello dell’altro facendoli convivere. Riconoscendo la necessità dell’uno non esclude comprendere se stessi: in questo modo, si dà dignità ad entrambe le parti. Così facendo la relazione migliora perché le energie si smorzano e fluisce l’armonia. È stato un esercizio molto utile per capire come spesso noi non comprendiamo il bisogno dell’altro proprio perché lo riteniamo stupido e senza senso. Il rispetto è sempre a doppio senso, prima per se stessi e poi per gli altri.

Il seminario così intenso e mi è servito a capire quanto siano importanti o bisogni di ognuno di noi. Nessuno pone attenzione alle necessità dell’altro, spesso quando queste sono a nostro parere senza una base logica. Questo nostro giudizio ci pone nella condizione di non comprendere a fondo le persone anche durante una conversazione empatica. Comprendiamo forse l’emozione dell’altro, ma non il vero bisogno. Questo rimane sconosciuto perché vogliamo a tutti i costi avere delle nostre ragioni da supportare. Per comprendere bene emozioni, sentimenti e bisogni dell’altro è necessario essere empatici ma soprattutto compassionevoli e umili nei confronti dell’altro; prima però lo dobbiamo essere nei nostri confronti. Esserlo con noi stessi ci permette di comprendere con il cuore ogni altra persona. Mente e cuore, è necessario che siano in stato di coerenza, ossia in integrazione. Ci vuole coraggio, volontà e un grande desiderio di voler cambiare, ovviando l’ego che ci costringe sempre al giudizio. È un percorso difficile, ci vuole tempo e tanta pazienza.

Cosa ho compreso? Che nonostante molti sforzi, sono ancora attaccata a certi giudizi che mi tengono lontana dall’intuire veramente il bisogno dell’altro.

Miriam, dalla Sede della Lombardia