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Vivere con consapevolezza

MARZO 2016 - COME PROGETTARE LA PROPRIA VITA PER SPERIMENTARE RELAZIONI APPAGANTI

Il tema di questo seminario “come progettare la propria vita per sperimentare relazioni appaganti” ha come centro la consapevolezza. Come vivere con consapevolezza il progetto della nostra vita, è un tema che mi ispira fortemente; mi ispira intensamente perché trovo sia di fondamentale importanza che noi impariamo a centrarci al fine di prendere consapevolezza di ogni situazione in cui ci troviamo. La nostra centratura può portarci a partecipare agli eventi della vita con maggiore distacco emotivo e a rendere fluide anche quelle situazioni che altrimenti parrebbero difficili da sciogliere. Abbiamo visto con il docente che tale capacità di concentrarsi non si acquisisce da un giorno all’altro, ma è frutto di un lavoro costante e serio che ognuno di noi ha da impegnarsi ad intraprendere se desidera volgere la propria vita al meglio; la visualizzazione meditativa ci può aiutare enormemente nell’allenarci a sostituire i nostri pensieri disecologici, che tanto ci fanno soffrire, con pensieri capaci di generare in noi sentimenti di felicità, di pace e di armonia, capaci di facilitare la nostra centratura. Il docente, (...)

(...) attraverso la spiegazione dello “schema della consapevolezza”, ci ha portati a comprendere l’importanza di spostarsi dallo stadio in cui siamo in preda a vere e proprie dinamiche di guerra con il nostro interlocutore, a dinamiche in cui invece ci troviamo staccati ed in grado di gestire le situazioni proprio perché consapevoli di ciò che stiamo facendo. Abbiamo svolto un lavoro sinergico tra teoria e pratica, ribadendo quelli che sono i concetti fondamentali dell’ascolto empatico quale strumento superiore per giungere a creare un flusso comunicativo con il nostro interlocutore; ascoltare l’altro con l’intero nostro essere, mettendo da parte i nostri giudizi e le nostre proiezioni per entrare ad avere a che fare con ciò che sta nel cuore e nella testa dell’altra persona, per comprenderlo nel suo pensare, nei suoi bisogni e quindi nelle emozioni e nei sentimenti che si trovano ad essi correlati. Siamo stati ispirati con esercizi pratici a guardare alla nostra vita come ad un progetto da realizzare e a porci domande ispiranti capaci di mettere in discussione il modo di pensare che si è strutturato nella nostra mente; la persona che siamo adesso è sicuramente frutto di quelle che sono state le nostre scelte passate, ma guardando al nostro vissuto con un certo distacco possiamo imparare ad alleggerirci dei nostri pesi, dei nostri sensi di colpa e rimanere centrati nel presente al fine di migliorare la nostra attuale prospettiva di vita. Diventando capaci di destrutturare i nostri condizionamenti potremo vivere liberi e capaci di scegliere gli stati emotivi interiori positivi e le cose che desideriamo, concretizzandole nella nostra vita. Mi ha molto interessata anche la conoscenza teorica dell’esistenza di due macro-categorie di obiettivi: quelli che danno benefici immediati ma non duraturi e quelli che invece sono gli obiettivi reali duraturi. Tale conoscenza ha da portarci a riflettere su quelli che sono i desideri che intendiamo perseguire in questa nostra esistenza terrena, al fine di portare consapevolezza su quelli che ci orientano verso la realizzazione della migliore versione di noi stessi e quindi verso una vita ricca di relazioni sane ed appaganti.

Con la mia partecipazione a questi ultimi seminari si va di volta in volta incrementando l’ispirazione verso il percorso di crescita personale che tanto mi sta offrendo nella progettazione della mia vita; trovo grande soddisfazione nel dedicare le mie risorse nello studio teorico e pratico che periodicamente mi è consentito di fare insieme ai miei compagni di viaggio. Nuovi membri si uniscono via via nel percorso, persone che vengono accolte sin da subito con empatia ed autenticità e che in breve tempo si amalgamano al gruppo con estrema facilità ed armonia; pare davvero una magia come ciò possa accadere in questa società così competitiva e volta alla prevaricazione. Durante questi WE di studio teorico a pratico, entriamo in una dimensione senza tempo e senza spazio, laddove ognuno di noi pone la propria attenzione nel mettersi in gioco al fine di realizzare la migliore versione di se stesso… questo naturalmente è il mio sentire… momenti di estrema difficoltà si alternano a momenti di grande gioia, in un’altalena di emozioni e sentimenti che osservo con l’intento di farne tesoro. Provo una sempre più crescente gratitudine nei confronti dei docenti e del Prof. Marco Ferrini, che attraverso il loro esempio ci stanno portando a sviluppare l’amore per la retta conoscenza, quella conoscenza che sola può sostenerci e spingerci verso il risveglio della nostra essenza più profonda. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.

Tiziana, dalla Sede del Veneto