L'Ascesi della Parola - l'arte del counselor
L'ascesi della parola. Di questo seminario continua a girarmi dentro lo sloka XV dal XVII capitolo della Bhagavad-Gita, che sto leggendo e rileggendo in questi giorni. Mi rendevo conto della potenza della parola, ma questo seminario ha forse aperto una nuova breccia di consapevolezza. Come ogni arte che si impara di chi ce l'ha, la parola e l'ascolto sono aspetti fondamentali che necessitano educazione e pratica costante. Purtroppo nella società attuale sono posti su un piano, nella migliore delle ipotesi, utilitaristico. Si fan corsi di comunicazione per poter ottenere posizioni o vantaggi, per poter assumere un'impostazione di maniera con clienti ed interlocutori in genere, ma è sconosciuto ai più quanto il verbo curi o faccia ammalare. Durante questo seminario ho avuto la conferma di come agisca il potere dell'ascolto attento. Nelle interazioni a coppie di sabato mattina, ho avuto modo di ascoltare una persona che non conoscevo. La sua apertura a tutto tondo, nel racconto della sua vita e delle difficoltà create da carenze nel carattere hanno consentito non solo di entrare in empatia e in una confidenza che prima non c'erano, ma mi han fatto conoscere delle belle qualità. Ho sentito che l'apertura non è debolezza, e il riconoscere I propri limiti non significa necessariamente esporsi al giudizio e alla derisione altrui; anzi, per quanto mi riguarda è proprio il contrario. Ascoltando il racconto aperto e sincero, è sorta in me tenerezza, empatia. Domenica durante il workshop, ho giocato un role play con una signora che non conoscevo, non corsista di counseling. Mi raccontava delle difficoltà con la madre, che io poi dovevo interpretare nel play, sempre tenendo bene a mente gli insegnamenti dello sloka 15 del XVII° capitolo della Gita.
La mia sorpresa è stata di esser riuscito, spontaneamente, ad interpretare in varie sfaccettature i bisogni ed i motivi della frustrazione della madre, al punto di vedere la commozione della figlia, dopo essersi resa conto di alcuni aspetti che non aveva messo a fuoco nella relazione.Da dove provengono queste intuizioni, queste azioni che sorgono quando c'è una buona predisposizione e calma interiore? Le risposte e le azioni si manifestano come ci si trovasse connessi nella famosa rete psichica di cui il Prof. Ferrini parla sempre. Nella maggior parte del tempo, non captiamo segnali dall'etere. Riusciamo a recepirli e tradurli solo quando ci predisponiamo adeguatamente.
Pure io ho posto una domanda molto personale e sentita, alla quale il Maestro ha risposto in un modo di straordinaria chiarezza e precisione, dandomi conforto. Ascoltando la risposta ho percepito un certo disagio, ma non causato dalle parole -estremamente dolci, rispettose, precise, ragionevoli-, ma da una certa vergogna ad aprirmi e a consentire ad un pubblico vasto di ascoltare il mio caso.Mi auguro che l'ascolto ripetuto di questo seminario smuova nuove comprensioni in me. Mi sento in cammino, sulla strada giusta, ma ben lontano dall'aver raggiunto un livello che reputo soddisfacente. Vorrei poter aver accesso a quello “sciogliersi del cuore” che riscontro in altri corsisti, con I quali cerco spesso di raffrontarmi, per poter capire il segreto dei loro successi.
Giovanni, dalla Sede del Veneto