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Il coraggio di fare scelte evolutive

MARZO 2017 - SEMINARIO DI COUNSELING - SUPERARE I CONFLITTI PARLANDO CON IL CUORE

Da un punto di vista interiore il seminario l’ho vissuto in maniera molto raccolta e meditata sulle parole di Ferrini, oltre che incuriosito, in quanto era la prima volta che incontravo il professore dopo averne tanto sentito parlare e il primo contatto è stato (casualmente?) lungo il corridoio della sala durante una pausa.

Ci siamo guardati e lui mi ha sorriso in maniera radiosa e accogliente mentre dentro di me sentivo un po’ di imbarazzo in quanto oltre a salutarlo non sapevo cosa dirgli, avevo quasi paura di disturbarlo. Siamo stati in silenzio fino al momento che altre persone hanno conversato con lui.

Non immaginavo che di lì a poco avrei avuto l’opportunità di lavorare direttamente e in prima persona con lui.

E’ stato durante il work shop domenicale che concludeva il seminario, che tra l’altro è stato uno dei temi che ha riscosso il mio maggiore interesse per la possibilità di lavorare tutti insieme coi propri problemi attraverso la problematica di una persona, estratta a sorte attraverso un foglietto che avevamo consegnato dopo aver scritto un conflitto che stiamo attraversando.

Ho trovato molta solidarietà e spirito di comunanza nella possibilità di condividere e immedesimarsi nella situazione dell’altro come fosse la propria e di iniziare a fare emergere le immagini che dal profondo apparivano alla luce della nostra coscienza e con calma portarle anche in azione proattiva rispetto alla problematica emergente. Quindi un’azione da compiere dopo che il disagio è stato visto e affrontato sotto diverse angolature e con la collaudata guida del Prof. Marco Ferrini.

Il destino o chi per lui ha voluto che uno di quei foglietti estratti a sorte fosse il mio e quando ho sentito che il professore mi invitava a uscire se ne avessi avuto la volontà da una parte ho sentito il desiderio e la responsabilità di uscire e dall’altra anche una grandissima agitazione che non sono riuscito a controllare mentre parlavo con lui. Sentivo il mio corpo vibrare e non c’era verso di fermarlo.

Posso dire che al di là del tema trattato ho sentito di trovarmi di fronte a un maestro. Ho sempre avuto difficoltà a chiamare Marco Ferrini il maestro ma sono sicuro che dopo l’incontro avuto con lui che egli è un maestro.

Questo lo dico innanzitutto perché mi è venuto spontaneo dargli del tu, (cosa che non mi capita mai con persone che non sono amiche o conoscenti di una certa data) e per me un maestro è una persona che abbassa le barriere, che ti fa sentire a tuo agio, a casa tua e nello stesso tempo oltre alla sua cordialità e bonarietà ho visto anche la sua serietà e severità.

Si può dire che ho sentito di essere vicino a un padre a cui non sfugge nulla e se qualcosa gli sfugge è perché lo fa in maniera cosciente, perché non ti vuole appesantire troppo e allora per il momento preferisce portarlo lui il peso affinché questo non ti schiacci, un padre che non ti solleva dalle incombenze per renderti il cammino più facile ma sta nel cammino insieme a te per non farti sentire solo.

Ho sentito in lui uno spirito di amichevolezza e vicinanza e in me nonostante il corpo che mi mandava continue vibrazioni, serenità, riconoscenza e ottimismo.

Il giorno seguente a casa è stato come vivere in un clima ovattato, vedevo e sentivo tutto ma era come se tutto non potesse toccare la mia calma interiore.

In questo periodo sento la gioia e felicità del cammino che ho intrapreso, la bellezza di sentire la volontà e l’impegno di fare questa scuola, la felicità per il valore che sto dando a questo corso. In contemporanea sento anche un maggiore impegno, attenzione e responsabilità in altri ambiti della mia vita come il lavoro che svolgo per professione e l’amichevolezza che sento sempre di più nei confronti dei miei colleghi.

Grazie Maestro per questo seminario e questa esperienza condivisa con lei e con tutto il gruppo.

Stefano, dalla Sede del Veneto