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La primavera del cuore

FEBBRAIO 2016 - FUNZIONI E METODI DELLA COMUNICAZIONE EMPATICA: INDIVIDUO, COUNSELOR E CLIENTE

In questo seminario mi sono sentita divisa in due, ho capito cosa significa sentire parlare l’ego e cosa significa ascoltare la voce del sè. Arriva sempre prima o poi la situazione giusta per il Dharma, in cui ogni essere umano fa le esperienze che gli servono per un’ evoluzione personale; il punto è che certi eventi arrivano all’improvviso e non si è in grado di arginarli e in quei momenti fai fluire ciò che senti, presa dalle emozioni e reazioni del ricordo. In quei frangenti la mente reattiva ti fa agire di conseguenza, perché agisce sotto l’impulso delle coazioni a ripetere e tutto ciò che teoricamente hai imparato non riesci a metterlo in pratica, perché non sei riuscita a connetterti con il tuo punto metacognitivo - quello spazio interiore che permette di discernere - e l’empatia che dovresti saper dare va su per il camino! Inciampare durante il percorso è salutare, permette di rivedere e correggere le proprie modalità; non era però il fatto di non essere riuscita a fare ciò che stiamo studiando che mi faceva soffrire, era sentire il mio ego che parlava in modo forte e chiaro, che metteva tutti i puntini sulle “ i “ e mi ricordava che non avevo avuto il controllo sulla situazione e questo non andava bene! Era una forza potente che insinuava pensieri e giudizi; sentivo però anche la voce del mio sè che dolcemente accarezzava la mia anima e mi faceva vedere la bellezza di quei momenti, che quel birba di ego non voleva che vedessi. Mi sentivo combattuta e frustrata, ma sentivo crescere in me la consapevolezza di mettere a squadra quell’ ego, per far esaltare la voce sublime del sè. Sono stati giorni difficili, ma necessari per una svolta importante, dove ho vissuto le forze psichiche e le ho conosciute per quello che sono, non riuscivo a capire come arginare quel sentire contrastante, poi piano piano ho percepito che dovevo prendere atto che dentro di me c’era tutto questo... ed accettarlo; solo così lo avrei placato… per poi trasformarlo. Dire di saper accettare i propri limiti è facile a parole, è metterlo in pratica che diventa laborioso, per me è stato fondamentale viverlo così potentemente: quella sofferenza subdola, mi ha fatto capire che non posso avanzare, se non mollo quel maledetto controllo che vorrei avere su tutto, solo se mi lascio andare, il mio sè che prepotentemente chiede di uscire potrà fluire dentro di me.

In questo seminario ho vissuto i colori scuri e contrastanti delle mie emozioni che mi hanno permesso di fare una esperienza importante per il mio percorso. La luce energetica del mio sè si sta risvegliando dopo un lungo letargo….. la primavera della mia nuova consapevolezza è arrivata!

Grazie di cuore!

Alessandra, dalla Sede del Veneto