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Il Coraggio di Maria Maddalena

DI ALESSANDRA CORA'

La figura di Maria Maddalena nel film di Garth Davis offre una prospettiva molto diversa in merito a questa donna, che erroneamente viene pensata come ad una prostituta. Maria di Magdala è ufficialmente dal 2016 messa sullo stesso piano valoriale degli altri discepoli, anzi viene designata come il primo discepolo.

Al di là dei fatti storici, che a volte le interpretazioni umane fanno pervenire sfalsati, ciò che il film mette in luce è la scelta contro corrente di Maria, che per il contesto storico in cui vive, dove la donna era sottomessa all’egemonia maschile, anche ai giorni nostri lascia senza fiato.
Una presa di coscienza, che diventa esigenza, necessità di approfondire una spiritualità che l’accompagna già da bambina, e che vede in Gesù quel sentire che per lei è naturale. Una donna che ha la capacità di entrare in profonda empatia con chi soffre e vive il disagio, i gesti, le parole, fanno sì che le persone si affidino a lei, e in lei trovino quel sostegno che dona pace, che dona forza. Tali peculiarità del suo comportamento non sono comprese dalla parte maschile della sua famiglia e vengono viste più che altro come opera demoniaca. Maria si sente oppressa da quella modalità di pensiero e trova nel Cristo comprensione, è per lei una luce che dona una nuova prospettiva, che finalmente appaga quella sua ricerca di una spiritualità che la può condurre a Dio. Il messaggio che le viene offerto le fa trovare il coraggio che le permette di lasciare tutto, nessun attaccamento la trattiene, parte con l’essenziale, se stessa! Segue questo nuovo insegnamento di amore e fratellanza, un cammino di ricerca, osservando il Rabbi che la ispira. Maria ascolta e fa tesoro delle parole di Gesù, le sa capire sotto la loro vera luce, cosa che gli altri discepoli non sanno ancora fare a causa dei loro condizionamenti. Le virtù di Maria sono: la coerenza di continuare ad avere fede in quell’uomo messaggero di un pensiero rivoluzionario e l’umiltà di aver pazienza, la pazienza di saper aspettare che anche gli altri la accolgano e la ascoltino come loro pari. Lei ha ben compreso che il cambiamento che Gesù offre non riguarda il mondo materiale, la rivoluzione di cui parla Gesù avviene nel cuore. Eppure sa esserci anche nelle difficoltà di donna in un mondo prevalentemente maschile; per Gesù è un esserci che Lo conforta e Lo sostiene, un’Amore fatto di sguardi, di ascolto, di silenzio, di piccoli gesti. Gesù sa che lei arriva agli altri con affetto, senza giudizio, senza timore, si dona senza riserve.
È un ruolo emblematico, perché apre le porte a quell’equanimità che dovrebbe cambiare il mondo, dove non esistono uomini e donne ma persone con caratteristiche diverse che a seconda delle loro capacità possono intersecarsi come i pezzi di un bellissimo puzzle. Maria ha la peculiarità di cogliere appieno il messaggio di Gesù e di vedere inoltre i limiti dei suoi compagni di viaggio che non sono in sintonia con lei per il suo essere donna, eppure è lei che esce per strada, è lei che sta sotto la croce, è lei che dorme davanti al sepolcro, è lei che per prima vede il Cristo risorto, mentre i suoi compagni sono nascosti e intimoriti. Una donna che non ha paura, che va avanti per la sua strada e che si farà portavoce di quel messaggio. Donne come Maria nel mondo ce ne sono state e continuano ad essercene tante, che con fatti, parole e determinazione combattono e amano, accolgono messaggi e li trasmettono ad altri. Le anime che sperimentano il mondo in un corpo femminile, in quanto tale, avendo la possibilità di diventare madri, possiedono la capacità di Amare oltre ogni limite, una capacità così grande che a volte può essere deleteria. Credere nell’Amore e sperare che questo possa cambiare il mondo, continua a tenerci sulle strade di ogni paese, di ogni città, e continuiamo ad avere la certezza che prima o poi trasformerà ogni cosa. Nel frattempo continuiamo ad esserci: amando, soffrendo, perdonando, sorridendo alla vita, che nonostante a volte sia così severa, abbiamo il coraggio di difendere e di credere che sia una cosa meravigliosa.