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Testimonianza di Luca sul seminario di Etica e Morale

Ho trovato l'ultimo Seminario molto coinvolgente sotto diversi punti di vista.

A livello generale, ho sempre avuto una grande curiosità verso i temi etici, soprattutto verso quelli che sono oggetto di dibattito nella società. Mi sono chiari, riguardo alla professione del Counselor, quali siano i confini dettati dalla deontologia professionale, mentre trovo molto più difficile ed opinabile l'individuazione di valori etici considerabili "assoluti”.

Mi viene a volte spontaneo chiedermi: qual è il limite tra l'assecondare un sentire chiaro in una situazione e il seguire in modo ferreo un dettame etico? Probabilmente, nella mia percezione e al livello di consapevolezza in cui mi trovo, su alcuni temi ho anche io una visione piuttosto "relativista". Ciò potrebbe dipendere dal fatto che non abbia mai sentito nella vita il desiderio di abbracciare in maniera univoca un credo religioso, nonostante abbia sempre avuto una forte tensione spirituale. Da questo punto di vista, ho vissuto il Seminario con curiosità e atteggiamento "dubbioso", con la sensazione che esso abbia suscitato in me più domande che risposte.

Le lezioni teoriche sono state per me ricche di spunti e ispirazioni, sia quelle di Andrea Boni, che quella del Maestro Marco Ferrini. Il concetto che ho sentito risuonare più fortemente, riguardo al Counseling, è stato quello per cui l'etica del Counselor non debba essere uno schema precostituito, ma piuttosto il suo naturale impianto di valori, applicato quotidianamente. Forse la difficoltà a riconoscere tale impianto nella mia struttura, mi fa dubitare della mia reale attitudine verso il Counseling, sebbene allo stesso tempo io ambisca alla sua costruzione.

Ho trovato anche le esercitazioni con i tutor molto calzanti, in modo particolare l'ultima della domenica pomeriggio e mi ha colpito come nell'esercizio della definizione della scala di responsabilità legate al suicidio della ragazza, non vi fossero due persone con la stessa graduatoria, ma ogni componente della stanza abbia attribuito un differente peso alle azioni dei diversi personaggi, probabilmente a causa di diverse sfumature nella scala dei valori etici di ciascuno.  Inoltre, ho molto apprezzato l'esercizio a coppie con descrizione di un oggetto scelto che rappresentasse se stessi, che ha suscitato in me un desiderio di apertura e condivisione profonda.

Grazie per questo weekend intenso e ricco di argomenti interessanti, un cibo estremamente sostanzioso per la nostra crescita spirituale!  

 

Luca Barletta, Corsista dalla Sede della Lombardia.