Pregiudizio, giudizio e discernimento nella comunicazione e nelle relazioni
SOMMARIO DEI CONTENUTI
Nelle nostre relazioni quotidiane, il giudizio è una costante inevitabile. Spesso agisce come una lente attraverso cui interpretiamo la realtà e interagiamo con gli altri. Ma quanto siamo consapevoli di come i nostri pregiudizi e giudizi influenzano le nostre comunicazioni e le relazioni?
Questo seminario di due giorni si propone di esplorare in profondità il ruolo del giudizio, analizzandone sia gli aspetti distruttivi sia quelli costruttivi. Infatti, il “giudizio” costituisce una delle funzioni dell’intelletto, come arte di sapere discriminare, discernere, ma se non utilizzato in modo appropriato, anzi in modo stigmatizzante e arricchito dal pregiudizio, diventa causa di conflitto e di svalutazione della persona.
Attraverso un percorso esperienziale e teorico, i partecipanti avranno l’opportunità di riflettere sulle dinamiche del pregiudizio e del giudizio, per comprendere come possano ostacolare o, se gestiti consapevolmente, favorire la crescita personale e l’evoluzione delle relazioni.
Un approccio ispirato alla psicologia yoga
Il seminario si avvale anche della saggezza della psicologia yoga, prendendo come modello di riferimento lo studio dei centri di coscienza e in particolare quello associato all’intuizione e al discernimento. Situato al centro della fronte, ajna chakra rappresenta il ponte tra la percezione interiore e la comprensione profonda della realtà. Attraverso tecniche ispirate alla tradizione della psicologia yoga, esploreremo come accedere a questa dimensione superiore della coscienza per sviluppare una visione più chiara e integrata partendo dalla comprensione della necessità di praticare le virtù più elevate, come il rispetto, la tolleranza, l’accoglienza, la benevolenza, l’ascolto profondo.
Temi principali del seminario:
- Pregiudizio e giudizio: Comprendere le loro radici psicologiche e culturali, e come influenzano i nostri comportamenti.
- L’impatto distruttivo del giudizio: Come riconoscere e trasformare i modelli giudicanti che alimentano conflitti e incomprensioni.
- Il valore inestimabile del giudizio: Imparare a praticare l’arte dell’elaborazione personale, della visione e della capacità di sapere orientare se stessi e gli altri verso modelli di comportamento virtuosi.
- Il discernimento come virtù: Scoprire come un uso consapevole del giudizio, alimentato dall’intuizione e dall’equilibrio interiore, possa diventare uno strumento per la crescita personale, la chiarezza comunicativa e il miglioramento delle relazioni.
Metodo di lavoro:
Il seminario combina momenti di riflessione teorica, esercizi pratici e role-playing per sviluppare consapevolezza e competenze. Saranno proposte tecniche di ascolto empatico, esercizi per riconoscere i pregiudizi inconsci e pratiche ispirate alla psicologia yoga per risvegliare la capacità di discernimento legata al centro di coscienza della fronte.
A CHI È RIVOLTO?
Questo seminario è aperto a aspiranti counselor, counselor già formati, mediatori, educatori, professionisti della relazione d’aiuto e a chiunque desideri migliorare la qualità delle proprie comunicazioni e relazioni attraverso una maggiore consapevolezza dei meccanismi di giudizio.
Un’occasione unica per esplorare il potenziale trasformativo della consapevolezza nei processi comunicativi e relazionali. Vieni a scoprire come il giudizio può diventare un alleato, anziché un ostacolo, nella tua vita personale e professionale.
INFORMAZIONI PRATICHE:
Durata: Due giornate consecutive (sabato tutto il giorno e domenica mattina). Sabato mattina ci sarà la possibilità di assistente alla discussione di tesi di fine percorso, momento formativo molto importante.
Modalità: In presenza e online su piattaforma ZOOM
ORARI
Sabato 09:00-13:00/15:00-18:30
Domenica: 09:00-13:00 con lezione di Marco Ferrini Domenica con orario 11:30-13:00
DOCENTI
Andrea Boni, ed i Docenti e tutor del Dipartimento di Counseling