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Ente di Formazione Accreditato MIUR ai sensi della direttiva 170/16

Il SI nascosto: comprendere il NO per connettersi ai bisogni

Concetti chiave della Comunicazione Empatica Bhaktivedanta applicati al tema
Il NO come espressione di un bisogno. Ogni "NO" è il modo in cui una persona protegge o afferma un proprio bisogno fondamentale. Ad esempio, un "NO" a un invito potrebbe essere il "SÌ" al bisogno di riposo o di tempo per sé.

Empatia e ascolto.
Per comprendere il "Sì" dietro al "NO", è fondamentale ascoltare l'altra persona empaticamente, senza giudizi o interpretazioni personali.

Separare il rifiuto dall'identità personale.
Un "NO" non è un rifiuto della relazione o della persona, ma una scelta relativa a una specifica richiesta.

La riformulazione delle richieste.
Un "NO" può diventare un punto di partenza per esplorare alternative che rispettino i bisogni di entrambe le parti esplorando strategie sinergiche per ricevere un SI.

L'importanza dell'autodeterminazione. Evitare di caricarsi di responsabilità troppo gravose o che non ci competono.

Obiettivi:
Aiutare i partecipanti a comprendere il significato dietro un "NO".
Sviluppare la capacità di ricevere un "NO" senza prenderlo sul personale.
Apprendere tecniche per riformulare richieste in modo che tengano conto dei bisogni dell'altra persona.
Imparare a dire NO a chi ha fatto una richiesta, tenendo di conto dei proprio bisogni e di quelli dell'altro.

Esercizi in coppie

 

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Accogliere il passato: dialogo tra educatore e esecutore

Concetti chiave della Comunicazione Empatica Bhaktivedanta applicati al tema
Il NO come espressione di un bisogno. Ogni "NO" è il modo in cui una persona protegge o afferma un proprio bisogno fondamentale. Ad esempio, un "NO" a un invito potrebbe essere il "SÌ" al bisogno di riposo o di tempo per sé.

Empatia e ascolto.
Per comprendere il "Sì" dietro al "NO", è fondamentale ascoltare l'altra persona empaticamente, senza giudizi o interpretazioni personali.

Separare il rifiuto dall'identità personale.
Un "NO" non è un rifiuto della relazione o della persona, ma una scelta relativa a una specifica richiesta.

La riformulazione delle richieste.
Un "NO" può diventare un punto di partenza per esplorare alternative che rispettino i bisogni di entrambe le parti esplorando strategie sinergiche per ricevere un SI.

L'importanza dell'autodeterminazione. Evitare di caricarsi di responsabilità troppo gravose o che non ci competono.

Obiettivi:
Aiutare i partecipanti a comprendere il significato dietro un "NO".
Sviluppare la capacità di ricevere un "NO" senza prenderlo sul personale.
Apprendere tecniche per riformulare richieste in modo che tengano conto dei bisogni dell'altra persona.
Imparare a dire NO a chi ha fatto una richiesta, tenendo di conto dei proprio bisogni e di quelli dell'altro.

Esercizi in coppie

 

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Riconoscere, riparare, riconciliarsi: un viaggio di guarigione relazionale

Obiettivo principale

  • Facilitare la riconciliazione e la riparazione del “danno” tra chi ha commesso un torto e chi lo ha subito, attraverso un percorso di empatia, ascolto profondo e consapevolezza dei bisogni reciproci e ascolto dell'offesa recata e ricevuta.
  • Riconoscimento dei bisogni non soddisfatti di entrambe le parti.
  • Utilizzo dell’empatia come strumento di connessione.
  • L'importanza di assumersi la responsabilità senza giustificazioni immediate.
  • Separare l’errore dalla propria identità: "Non sono un cattivo essere umano, ma posso aver causato dolore con le mie azioni mettendo in campo strategie errate."
  • Fornire alla persona offesa lo spazio e il supporto necessario per esprimere le proprie emozioni e bisogni in modo sicuro.
  • Riconoscere che il dolore della persona offesa è legittimo e deve essere ascoltato senza minimizzarlo.

Obiettivo

  • Creare uno spazio di confronto in cui chi ha commesso il torto e chi lo ha subito possano comunicare con empatia e autenticità.
  • Riconoscere il dolore e dare spazio alla persona offesa.
  • Spiegare il proprio comportamento (senza giustificazioni ma chiarendo i bisogni sottostanti).
  • Proporre azioni riparative.

Questo viaggio di riconciliazione relazionale offre un percorso profondo e trasformativo che va oltre il concetto di colpa e punizione. Riconoscere i bisogni reciproci, creare un dialogo empatico già solo per far sentire  chi è stato danneggiato, ascoltato e riconosciuto  nel proprio  dolore, libera la vittima dal carnefice e mette in atto la modalità del perdono grazie alla trasformazione interiore delle parti, aiutando a costruire relazioni più autentiche e a trasformare i conflitti in opportunità di crescita.

Esercizi in coppie.

 

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la mediazione interna

Modulo del Percorso di Formazione sulla Mediazione dei Conflitti
Il Modulo include un seminario di visualizzazione meditativa Yoga con Marco Ferrini che si svolgerà in data Sabato 8 e Domenica 9 Marzo 2025

Introduzione:

In questo modulo, basato sulla filosofia, psicologia e spiritualità dello Yoga, approfondiremo un aspetto cruciale della mediazione: quello interno. La mediazione non riguarda solo le relazioni esterne, ma anche i conflitti che si manifestano dentro di noi. Ogni persona è composta da diverse parti che, spesso, hanno desideri, bisogni e prospettive contrastanti.

Obiettivo del seminario:
Imparare a riconoscere, ascoltare e integrare le differenti componenti della personalità, trasformando i conflitti interiori in opportunità di equilibrio e crescita personale, sapendo mediare tra di esse. 

Aspetti principali trattati:

✅ Il dialogo interiore: comprendere come i conflitti interni si manifestano nella nostra mente e nel nostro comportamento.

✅ Le parti della personalità: esplorare i modelli psicologici che descrivono le diverse componenti interiori (es. l’adulto, il bambino interiore, il critico interno).

✅ L’origine dei conflitti interni: come i condizionamenti passati, le paure e i desideri irrisolti creano tensioni interiori.

✅ L’equilibrio tra razionalità ed emotività: sviluppare una relazione armoniosa tra mente, cuore e volontà.

✅ Il ruolo della consapevolezza nella mediazione interna: riconoscere senza colpevolizzare i propri stati d’animo per facilitare il processo di integrazione.

✅ Il potere dell’acccoglienza consapevole: trasformare il rifiuto di alcune parti di sé in accoglienza e comprensione.

Mediare per agire con coerenza: superare le contraddizioni interne per agire in modo allineato ai propri valori e obiettivi.

Strumenti utilizzati durante il seminario:

✅ Visualizzazioni guidate e meditative: per entrare in contatto con le diverse componenti interiori e facilitare il dialogo interno.

✅ Tecniche di ascolto profondo: per identificare i bisogni e i messaggi delle parti in conflitto.

✅ Esercizi pratici di scrittura riflessiva: per portare alla luce dinamiche inconsce e tracciare un percorso di integrazione.

✅ Simulazioni e role-playing interiore: per sperimentare concretamente il processo di mediazione interna.

✅ Modelli tratti dalla psicologia yoga: come l’analisi dei centri di coscienza (chakra) e il loro ruolo nei conflitti interiori.

✅ Esercizi di respirazione consapevole: per equilibrare emozioni e pensieri durante i momenti di tensione interiore.

✅ Studi di casi reali: per comprendere come i conflitti interni possono influenzare le relazioni esterne e viceversa.

Date del Modulo 1 (Sabato 15 e Domenica 16 Febbraio 2025):

Sabato 09:30/13:00-14:30/18:30
Domenica: 09:00/13:00, con pratica meditativa ore 06:45

In presenza presso il Campus CSB a Ponsacco (PI)
oppure in diretta su Zoom

 

Un viaggio interiore per scoprire la pace dentro di sé e trasformare i conflitti in occasioni di crescita.
Ti aspettiamo!

 

 

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Pace ed Equanimità - la base della mediazione nei conflitti

Introduzione:

La mediazione è un’arte delicata, talvolta impegnativa, certamente nutriente, perché consiste nella capacità di sapere gestire uno degli ambiti più difficili della vita umana: quello relazionale. Le relazioni costituiscono infatti il contesto nel quale un soggetto può innalzarsi alla gioia e alla Pace, oppure crollare sotto il peso delle emozioni devastanti, come la frustrazione, la colpa, la rabbia, la tristezza o la paura. 

Nell’epoca in cui viviamo, occorre comprendere le difficoltà che si celano dietro all’incapacità di sapere gestire relazioni evolute, che spesso scadono in una conflittualità distruttiva o degenerano in una primitiva indifferenza, che costituiscono la radice della sofferenza. 

Mediare significa facilitare il riconoscimento, l’incontro, la dilogicità, la complementarietà, l’integrazione e la disponibilità in un incontro relazionale, in base alle diverse tipologie di personalità. È un mezzo fondamentale per lo sviluppo della sinergia, per imparare a mettere al centro i valori condivisi, crescere ed evolvere nella comune missione di vita (in ambito affettivo, lavorativo ed in qualsiasi altro contesto in cui sussiste la condivisione di un progetto). Nella professione, in politica, in famiglia, le persone arrivano alla maggior parte delle decisioni attraverso la mediazione, ma benché si svolga ogni giorno, non è facile farlo bene, anzi spesso lascia strascichi di malessere, rancore, che poi inevitabilmente possono sfociare in una sofferente rottura, spesso definitiva e che può lasciare ferite profonde.

In questo corso composto da 4 moduli formativi, ognuno dei quali caratterizzato da due seminari, vedremo i fondamenti della mediazione, che hanno come centro lo sviluppo della consapevolezza di sé, lo studio e lo sviluppo progressivo di una qualità fondamentale nell’ambito della mediazione: l’equanimità (samatvam in sanscrito). In ogni modulo formativo a teoria e la pratica di tecniche di auto-consapevolezza emotiva (PACE), costituiranno l’essenza attorno alla quale sarà sviluppato il modello di mediazione Bhaktivedanta. 

 

Questi sono gli argomenti che saranno sviluppati:

✅ Teoria e pratica dell’auto-consapevolezza emotiva (PACE)

✅ I fondamenti della mediazione Bhaktivedanta 

✅ Una qualità fondamentale da sviluppare: samatvan, l’equanimità

✅ Apprendere l’arte di parlare con il cuore

✅ Le diverse vie dell’empatia

✅ Il linguaggio asura e il linguaggio deva

✅ Tecniche di meditazione guidata

✅ Studio della visualizzazione meditativa Yoga così come sviluppata da Marco Ferrini

 

Saranno utilizzati i seguenti strumenti:

✅ Esercizi di pratica meditativa Bhakti-Yoga specifici per il colloquio e la mediazione

✅ Esercizi di gestione del respiro consapevole

✅ Esercizi di visualizzazione meditativa

✅ Esercizi di consapevolezza corporea, cognitiva-emotiva e spirituale

✅ Tecniche di mediazione e negoziazione

✅ Sperimentazioni in triadi supervisionate delle metodologie studiate

✅ Metodologie di supervisione del colloquio di counseling

 

Ecco le date del Modulo 1 (2024):

17-18 Febbraio: Seminario con i Docenti ed i Tutor del Dipartimento di Counseling
Orari sab 09:30-13:00/14:30-18:30, dom 09:00-13:00 (con pratica meditativa ore 06:45)

02-03 Marzo: Seminario di visualizzazione meditativa con Marco Ferrini
Orari sab 10:00-13:00/17:00-19:00, dom 10:00-13:00

+ WEBINAR di condivisione ed esercitazione con data da definire. 

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Mediare per crescere: le competenze nella mediazione di coppie e gruppi

Introduzione:

In un mondo in conflitto relazionale la mediazione è una delle competenze fondamentali da acquisire per tutti coloro che desiderano offrire un contributo di accoglienza, ascolto, crescita umana e spirituale. Questo vale in tutti gli ambiti dell’interazione umana: in ambito famigliare, di relazione di coppia, in ambito professionale-aziendale, nella sfera della conduzione di gruppi in generale. Questo seminario offerto all’interno della formazione Counseling del Centro Studi Bhaktivedanta, pertanto, non è pensato soltanto per coloro che sono diplomati counselor o che hanno completato un triennio formativo e che desiderano specializzarsi nella mediazione del conflitto, ma anche per chiunque desideri imparare a stare nel conflitto serenamente e portare un contributo di armonia, dialogo, pace. Il mondo ha infatti bisogno di persone formate centrate e capaci di orientare verso una sfera evoluta del dialogo e della condivisione di contenuti o stati emotivi. 

L’approccio Bhaktivedanta mette al centro la centratura di sé, daremo quindi sempre molta importanza a pratiche di consapevolezza emotiva, per imparare a conoscersi in profondità e porsi con distacco, consapevolezza ed empatia all’interno di un conflitto in cui occorre mediare. 

In questo nuovo modulo di Giugno, in particolare, analizzeremo e ci eserciteremo sulle competenze della mediazione, facendo uso di tecniche di meditazione guidata, esercizi a dinamica attiva, condivisioni e riflessioni. 

 

Attraverso le lezioni teoriche e le esercitazioni proposte rifletteremo in particolare modo sulle competenze da acquisire nell’ambito della mediazione, con particolare attenzione a:

✅ Teoria e pratica dell’auto-consapevolezza emotiva (PACE)

✅ Le competenze della mediazione Bhaktivedanta 

✅ Una qualità fondamentale da sviluppare: samatvan, l’equanimità: ulteriori riflessioni

✅ Apprendere l’arte di parlare con il cuore

✅ Le diverse vie dell’empatia

✅ Il linguaggio asura e il linguaggio deva

✅ Tecniche di meditazione guidata

✅ Studio della visualizzazione meditativa Yoga così come sviluppata da Marco Ferrini

 

Saranno utilizzati i seguenti strumenti:

✅ Esercizi di pratica meditativa Bhakti-Yoga specifici per il colloquio e la mediazione

✅ Esercizi di gestione del respiro consapevole

✅ Esercizi di visualizzazione meditativa

✅ Esercizi di consapevolezza corporea, cognitiva-emotiva e spirituale

✅ Tecniche di mediazione e negoziazione

✅ Sperimentazioni in quadriadi supervisionate delle metodologie studiate

✅ Metodologie di supervisione del colloquio di counseling

 

Ecco le date del Modulo 2 (2024):

22-23 Giugno: Seminario con i Docenti ed i Tutor del Dipartimento di Counseling
Orari: sab 09:30-13:00/14:30-18:30, dom 09:00-13:00/ (esperienza di lavoro meditativo nel bosco alla mattina ore 06:30)
 
29-30 Giugno: Seminario di Esercitazioni Pratiche
Orari: sab 10:00-13:00, dom 10:00-13:00
 
+ WEBINAR di condivisione ed esercitazione con data da definire 

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Comprendere l’altro: la tecnica dell’immagine nemica e l’equanimità del mediatore

Introduzione:

In un mondo in conflitto intra- ed inter-relazionale la mediazione è una delle competenze fondamentali da acquisire per tutti coloro che desiderano offrire un contributo di accoglienza, ascolto, crescita umana e spirituale. Ognuno di noi può infatti contribuire a costruire un mondo migliore partendo dall’instaurare un miglior rapporto con se stessi, con i propri cari e con le persone vicine in ambito affettivo e professionale. Contribuire per migliorare le relazioni facilitando la comunicazione è una competenza applicabile in tutti gli ambiti dell’interazione umana: in ambito famigliare, di relazione di coppia, in ambito professionale-aziendale, nella sfera della conduzione di gruppi in generale. 

Un seminario immersivo dedicato ai professionisti della mediazione e a chi desidera affinare le proprie capacità di gestione dei conflitti. In questo incontro esploreremo la tecnica dell'immagine nemica, un metodo che aiuta a riconoscere e trasformare le percezioni negative che alimentano i conflitti. Parallelamente, approfondiremo il concetto di equanimità, una virtù fondamentale per un mediatore che mira a rimanere neutrale e sereno anche nelle situazioni più difficili.

La tecnica dell'immagine nemica è uno strumento di osservazione di sé e comunicativo che si concentra sulla trasformazione della percezione distorta dell'altro, spesso presente nelle situazioni di conflitto. Il concetto di “immagine nemica” nasce dalla tendenza umana a creare rappresentazioni mentali dell’altro come una figura minacciosa, colpevole o inferiore, che spesso agisce come un ostacolo alla risoluzione pacifica delle dispute. Queste immagini si formano a livello individuale o di gruppo e sono alimentate da pregiudizi, esperienze passate negative e da dinamiche emotive irrisolte.

 

La tecnica dell’immagine nemica si propone di aiutare i mediatori e le parti in conflitto a:

✅ Riconoscere l’immagine nemica: Spesso non siamo consapevoli delle rappresentazioni mentali distorte che costruiamo dell'altro. Il primo passo è identificare e riconoscere quando stiamo vedendo l'altra parte come un "nemico" piuttosto che come un essere umano con interessi e bisogni legittimi.

✅ Decostruire l’immagine: Una volta identificata, l'immagine nemica deve essere esaminata in modo critico. Questa fase prevede l'esplorazione dei pregiudizi e delle emozioni che alimentano l'immagine. Spesso, questo implica cercare di comprendere il punto di vista dell'altro, riconoscendo che anche la controparte ha una sua “verità” soggettiva e ragioni per il suo comportamento.

✅ Empatizzare con l'altro: La comprensione dell’immagine nemica viene seguita da un tentativo di umanizzare l'altro, mettendosi nei suoi panni e cercando di comprendere i suoi sentimenti e motivazioni. Questo passaggio facilita un cambiamento di prospettiva che permette di passare da una mentalità di confronto a una di dialogo.

✅ Creare nuove narrazioni: Attraverso la riformulazione delle narrazioni che entrambe le parti hanno sviluppato durante il conflitto, si promuove la possibilità di creare nuove storie e rappresentazioni che non si basino più su percezioni distorte e ostili. Questo passaggio aiuta a ridurre la rigidità emotiva e ad aprire nuove vie di comunicazione e soluzione del conflitto.

La tecnica dell'immagine nemica, applicata con consapevolezza e metodo, diventa uno strumento potente per il mediatore, in grado di favorire non solo la risoluzione del conflitto, ma anche la costruzione di relazioni più sane e dialoghi più costruttivi.

 

Saranno utilizzati i seguenti strumenti:

✅ Esercizi di pratica meditativa Bhakti-Yoga specifici per il colloquio e la mediazione

✅ Esercizi di gestione del respiro consapevole

✅ Esercizi di visualizzazione meditativa

✅ Esercizi di consapevolezza corporea, cognitiva-emotiva e spirituale

✅ Tecniche di mediazione e negoziazione

✅ Sperimentazioni in quadriadi supervisionate delle metodologie studiate

✅ Metodologie di supervisione del colloquio di counseling

 

Applicazione della pratica:

Sessioni di mediazione: In un contesto di mediazione, questa tecnica è utilizzata per favorire il disarmo di una comunicazione violenta delle parti coinvolte, contribuendo a sciogliere la carica emotiva negativa che alimenta il conflitto.

Attraverso esercitazioni pratiche, i partecipanti apprenderanno come coltivare l'equanimità e applicarla efficacemente nella risoluzione delle controversie, contribuendo così a un ambiente di dialogo e comprensione reciproca.  Durante il seminario, inoltre i partecipanti verranno guidati attraverso esercizi che simulano situazioni conflittuali in cui emergerà la creazione dell’immagine nemica. Attraverso tecniche di riflessione guidata, ascolto attivo e riformulazione delle narrazioni, i partecipanti impareranno a trasformare queste immagini in visioni più empatiche e comprensive dell'altro.

Questo modulo formativo costituisce un'opportunità unica per chi desidera andare oltre la semplice gestione del conflitto, abbracciando un approccio olistico e trasformativo. L’approccio Bhaktivedanta mette al centro la centratura di sé, daremo quindi sempre molta importanza a pratiche di consapevolezza emotiva, per imparare a conoscersi in profondità e porsi con distacco, consapevolezza ed empatia all’interno di un conflitto in cui occorre mediare.

In questo nuovo modulo di Settembre, in particolare, analizzeremo e ci eserciteremo sulle competenze della mediazione, facendo uso di tecniche di meditazione guidata, esercizi a dinamica attiva, condivisioni e riflessioni.

 

Attraverso le lezioni teoriche e le esercitazioni proposte rifletteremo in particolare modo sulle competenze da acquisire nell’ambito della mediazione, con particolare attenzione a:

✅ Teoria e pratica dell’auto-consapevolezza emotiva (PACE)

✅ Le competenze della mediazione Bhaktivedanta 

✅ Una qualità fondamentale da sviluppare: samatvan, l’equanimità: ulteriori riflessioni

✅ Apprendere l’arte di parlare con il cuore

✅ Le diverse vie dell’empatia

✅ Il linguaggio asura e il linguaggio deva

✅ Tecniche di meditazione guidata

✅ Studio della visualizzazione meditativa Yoga così come sviluppata da Marco Ferrini

 

Saranno utilizzati i seguenti strumenti:

✅ Esercizi di pratica meditativa Bhakti-Yoga specifici per il colloquio e la mediazione

✅ Esercizi di gestione del respiro consapevole

✅ Esercizi di visualizzazione meditativa

✅ Esercizi di consapevolezza corporea, cognitiva-emotiva e spirituale

✅ Tecniche di mediazione e negoziazione: l’immagine nemica

✅ Sperimentazioni in quadriadi supervisionate delle metodologie studiate

✅ Metodologie di supervisione del colloquio di counseling

 

Ecco le date del Modulo 3 (2024):

21-22 Settembre seminario di esercitazioni pratiche on line sabato mattina e domenica mattina (10:00-13:00)

19-20 Ottobre seminario a Ponsacco e online con i docenti (sab 09:30-13:00/14:30-18:30, dom 09:00/13:00)

+ WEBINAR 18 Settembre ore 20:30

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