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Una testimonianza di trasformazione

MARZO 2016 - COME PROGETTARE LA PROPRIA VITA PER SPERIMENTARE RELAZIONI APPAGANTI

Sebbene non presente fisicamente al Seminario, ho guardato con molta curiosità i laboratori, ovviamente solo quelli presenti nelle slides.

Ho pensato subito che fossero moto impegnativi soprattutto per la quantità delle domande e che se avessi partecipato, avrei avuto serie difficoltà.

Nonostante questo, ho provato a gestirmeli da sola cercando di trovare le risposte più sincere possibili.

Mi sono soffermata sull’esercizio che riguardava gli obiettivi perché se fino ad ieri non avrei saputo dire se mi ero prefissata un obiettivo verso cui indirizzare la mia vita ed anzi ero convinta di non aver pensato a nessun obiettivo, improvvisamente ho realizzato la possibile risposta a questo dubbio. (...)

(...) Se da sette anni e con entusiasmo studio nel CSB, se ho conseguito un Master in psicologia indovedica, se sto completando il corso di counseling, se ho fatto tre viaggi in India, se partecipo a quasi tutti i seminari del Maestro, se ascolto con vivo interesse e molte ore al giorno gli audio proposti dalla Scuola, un motivo ci sarà!

Ma allora questo motivo deve essere per forza un obiettivo, anzi l’Obiettivo, il mio obiettivo, altrimenti in tutto questo tempo avrei potuto stancarmi, tralasciare, fare altro.

Così se ora dovessi rispondere alla domanda che chiede quale obiettivo, se conseguito, produrrebbe una sostanziale differenza nella mia vita, risponderei che una sostanziale differenza nella mia vita è già avvenuta e che, grazie a questo risultato, è stato tracciato un sentiero seguendo il quale e senza deviare, non si può altro che proseguire e migliorare.

Senza saperlo o senza riconoscerlo, sentivo l’esigenza di fare un percorso di introspezione e così è stato ed ora devo anzi “scelgo” di continuare.

Ma allora quali sono stati i cambiamenti più evidenti?

Sicuramente il rapporto con gli altri.

Mi accorgo che riesco a parlare in modo pacato ed empatico anche con chi non è gentile, mi soffermo ad ascoltare i bisogni dell’altro e cerco di essere più disponibile verso chi mi chiede aiuto.

Mi sforzo di vedere nelle persone la loro parte luminosa anche se questa è una delle difficoltà maggiori e soprattutto riesco a frenare la mente reattiva nella maggior parte delle circostanze in cui l’impulsività mi farebbe commettere grossissimi errori.

Ho capito gli sbagli del passato, ho riconosciuto le responsabilità che non mi sono assunta, mi sono accorta di quante volte ho dato colpe a chi non ne aveva e mi sto impegnando nel perdono verso gli altri e verso me stessa per non ricadere nelle medesime trappole.

Ho molto riflettuto anche su quanto misera sia la scala di valori posseduta dalla maggior parte delle persone e su quanta importanza sia dia a ciò che di valore non ne ha assolutamente.

Quanto si litiga per motivi fasulli!

A che stati degradati si può arrivare per denaro, per potere, per ideali inconsistenti!

Tutto questo insegna a vedere un’altra prospettiva, a rivolgersi verso una dimensione trascendente che travalica le pochezze terrene aprendo un orizzonte così ampio e sfolgorante, quasi impossibile da immaginare se non guardandolo attraverso il cuore.

La cosa più importante però, quella che mi aiuta veramente ad affrontare ogni giornata con la disposizione migliore, è la meditazione della mattina alla quale non potrei rinunciare per nessun motivo.

I risultati sono sorprendenti: la mente si libera da tutti i pensieri e mentre all’esterno, si passa dalle tenebre alla luce, lo stesso succede dentro di te e ti senti pronta a vivere il nuovo giorno con la consapevolezza di non essere sola.

Dio c’è, è dentro di noi, dobbiamo solo affidarci!

Anna, dalla Sede del Veneto