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La crisi vissuta come opportunità

MARZO 2016 - COME PROGETTARE LA PROPRIA VITA PER SPERIMENTARE RELAZIONI APPAGANTI

Un seminario estremamente utile per aiutarci all’auto-compassione e all’auto-comprensione. La nostra vita è quasi sempre proiettata nel futuro o nel passato. Difficilmente viviamo nel qui-ora, perché non siamo centrati. Siamo come in balia del vento che ci trasporta dove vuole e così ci sentiamo frustrati perché riviviamo costantemente ciò che ci è accaduto in tempi remoti. Io sono una di queste persone. Se ho fatto uno sbaglio, difficilmente lo rimuovo e continuo a colpevolizzarmi senza un minimo di pietà. Invece di guardare all’errore come a un mezzo che ci ha condotti ad un cambiamento, lo vedo come un evento che si poteva evitare. Naturalmente con la coscienza so che la crisi e gli errori sono grandi opportunità, soprattutto se dal passato si è imparato a non commettere altri sbagli. Come dice il nostro maestro, Marco Ferrini: “Sbagliare è umano, perseverare diabolico, ma correggersi è divino”. Dovremmo guardare alle brutte avventure passate, come a qualcosa che non c’è più, invece di riviverle in continuazione, mettendo allo stremo le nostre forze. Cosa fare allora del nostro passato? Lo usiamo per migliorare il nostro prossimo futuro o per limitarlo? La vita è un progetto da realizzare giorno dopo giorno e noi potremmo imparare a vivere ogni momento, come si vorrebbe vivere l’intera esistenza. Partendo dal fatto che ciò che ci accade è il risultato del nostro pensiero, della nostra parola e della nostra azione, sarebbe opportuno organizzarci per avere pensieri positivi e domande che ci possano ispirare a fare sempre del nostro meglio per evolvere e migliorarci. Una volta che siamo consapevoli di come costruiamo i nostri pensieri, saremo in grado di modificarli.

I limiti sono imposti dalla nostra mente che agisce su basi condizionate. Sforzarsi di comprendere del perché un problema si sia verificato, invece di cercare di risolverlo, sarà di certo limitante. La legge dell’Attrazione agisce come un diapason, ci offre ciò su cui ci siamo messi in risonanza; quindi se la nostra frequenza è quella della risoluzione, avremo ciò che è in sintonia con il nostro pensiero. Se le vibrazioni sono quelle dei problemi, otterremo anche in questo caso, ciò su cui concentriamo la nostra energia. Il passato è solo una trappola che non ci permette di evolvere. È l’abitudine che ci tiene radicati al problema. Staccarsi da questa, significa essere pronti al salto quantico, ossia al cambiamento.

Il seminario è stato interessante sia dal punto di vista didattico/teorico, sia dal punto di vista pratico. Sono stati fatti laboratori esperienziali e meditazioni, tutto molto propedeutico.

L’esercizio, nel quale ho fatto la cliente, mi è servito molto a comprendere quanto ancora sia arrabbiata con me stessa per delle decisioni prese qualche anno fa e che mi stanno creando ancora problemi economici. Purtroppo, da quel giorno, invece di comprendere l’errore come una possibile rinascita, l’ho preso come un affronto a me stessa. Come se mi fossi voluta fare un dispetto. Così ogni volta che ci penso, la rabbia riaffiora più forte di prima. È molto che ci lavoro, ma ancora, sembra essere viva in me quella vendetta nei miei stessi confronti. Sembra un’esagerazione ma è proprio così. Lo vedo come un sopruso, un’azione errata, possibile da evitare. Con i condizionamenti e i bisogni di quel periodo, ho potuto agire così e diversamente non avrei potuto fare. È facile giudicare con il senno di poi, ma bisogna mettersi nei panni di quella maschera, di quella persona, per comprendere che in quel momento, l’unica azione possibile, è ciò che in quella circostanza, si è potuto effettuare. L’esercizio prevedeva la visualizzazione dell’accaduto su uno schermo mentale. L’evento andava rivisto al contrario, rimpicciolendo l’immagine fino a farla allontanare all’orizzonte. Successivamente il mio compagno-guida mi ha chiesto di rivedere l’accaduto con una modalità diversa, costruttiva e senza giudizio. Ho compreso il mio bisogno di allora, ossia la necessità di evadere dalla routine quotidiana che non mi soddisfaceva. Vivevo una vita non appagante e inadeguata, così cercavo nella materia ogni sorta di beneficio. Il mio bisogno era quello di realizzarmi come individuo. Ora infatti, so per certo che non potrei agire in tal modo. Ora sono soddisfatta dei miei studi, delle amicizie e dei corsi e seminari che mi offrono materiale utile alla mia evoluzione. Certo la strada è ancora lunga e in salita, ma i miglioramenti si vedono e sono sotto gli occhi di tutti. Lo studio delle sacre scritture è propedeutico al cammino verso la Realtà, come lo sono una giusta guida spirituale e i compagni di viaggio. Cosa ho compreso da questi laboratori? Che senza dubbio oggi non potrei rifare quell’errore. Ora ho una vita appagante. Sono cambiata e tutto intorno a me ha subito il corretto cambiamento. Certo ho da faticare per rimettere tutto in ordine e per sistemare ciò che le mie azioni impulsive hanno causato, ma la volontà, la determinazione e la consapevolezza di essere cambiata grazie anche a quell’errore, mi permettono di andare avanti e di vedere uno spiraglio di luce. So che ci saranno svolte decisive poiché ora non sono più arrabbiata con me stessa. Ho anche dei riferimenti molto coerenti come il mio maestro spirituale, i miei insegnati e i miei compagni di viaggio, punti saldi per il mio cambiamento. Conoscere il CSB, il gruppo del Counseling e grandi tutor, mi ha permesso di mettere le ali per volare in alto. Ora la fatica è diversa da quella di prima, è meno pesante. È un’impresa che mi permette la liberazione, giorno dopo giorno. Adagio, con pazienza e con fermezza il cammino verso la Realtà è inesorabile.

Ho compreso anche che un buon Counselor facilita il cambiamento avendo fiducia in se stesso, nelle proprie capacità e in quelle del cliente. Un buon Counselor esorta al coraggio, alla determinazione, facendo comprendere che le imperfezioni fanno parte del nostro vissuto, poiché non siamo materialmente perfetti. Un buon Counselor educa alla pazienza e alla tolleranza e apprezza i risultati raggiunti dal cliente, che poi sono anche i propri. Vincere in due, perché il lavoro lo si svolge insieme, anche se il risultato poi lo raggiungere il cliente stesso. Noi siamo Uno, collegati indissolubilmente al resto del creato e delle creature; così ogni cambiamento avviene in armonia con il resto del cosmo e del microcosmo. Ogni particella vibra e più elevate sono le vibrazioni, più noi possiamo vivere in sintonia con noi stessi e con gli altri. Educare noi stessi e gli altri al mantenimento degli obiettivi raggiunti è la massima espressione di forza e volontà. Ci vuole equilibrio; esso è necessario per procedere verso la vera Realtà. Si può sbagliare ed è bene essere coerenti per poter rimediare e modificare il nostro atteggiamento e poter comprendere dove possiamo affinarci. Errare è umano, ma si può sempre migliorare! Se vi è un in successo è giusto sapere che probabilmente è un segnale per permettere di perfezionarci, arricchirci interiormente e potenziare le nostre capacità.

Le cause dell’insuccesso possono essere molteplici. La principale è la paura che s’insinua in noi senza la nostra consapevolezza e lavora con i suoi sotterfugi, impedendoci la crescita. La paura è come una pozza di sabbie mobili, più ti agiti e più affondi. Bisogna saperla gestire con stratagemmi che la possano assottigliare. Le tre principali paure sono: mancanza di fiducia, senso di impotenza e di inadeguatezza. Anche il procrastinare ci impedisce di evolvere e modificare la nostra esistenza. Se rimandiamo sempre ciò che non ci piace fare, continueremo ad avere lo stesso comportamento e questo ovviamente, non ci permetterà di cambiare. Altre cause sono la conflittualità interna e il continuo lamento. Non ci aiutano e sono insidiosi poiché ci radicano dove siamo e non ci aiutano nel nostro percorso evolutivo. Sia che ci lamentiamo degli altri, sia di noi stessi sprecheremo energie che potrebbero essere utilizzate per modificare la nostra esistenza.

La ricerca interiore, l’introspezione, la meditazione, la recitazione di mantra ci aiutano a placare la mente e a trascendere ciò che è radicato in noi e ci tiene fermi in quella scomoda posizione, arenati in quel modo di essere che non ci appartiene. Una bellissima visualizzazione meditativa mi ha davvero rasserenato. È un rilassamento che ora faccio spesso perché distende la mente. Noi tutti abbiamo un modello a cui aneliamo, che desideriamo emulare, naturalmente mantenendo la nostra identità. Chi non vorrebbe diventare il meglio di se stesso? Con questa meditazione si raggiunge il nostro modello ispiratore!

Miriam, dalla Sede della Lombardia