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In cammino verso se stessi

GENNAIO 2017 - SEMINARIO DI COUNSELING - ASPETTI AVANZATI DI COLLOQUIO DI COUNSELING RELAZIONALE I

Questo è il quarto seminario a cui ho partecipato e devo costatare, nonostante che abbia saltato quello di dicembre, quanto sia aumentato il mio entusiasmo nel mettere in gioco delle emozioni e dinamiche che credevo già elaborate , mi ritrovo a parlare di fatti personali con persone che appena conosco e nonostante una mia timidezza di base, mi sembra che ciò avvenga con naturalezza e spontaneità.

Per la prima volta, in una simulazione, mi sono calato nella figura del counselor, e nonostante un certo impaccio, ho cercato di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti in questi quattro incontri con quella creatività che dovrebbe caratterizzare questa professione ( ma non credo di essere riuscito nell’intento ).

L’esperienza che sto vivendo è molto utile soprattutto nella vita relazionale di tutti i giorni, quello che porto con me dopo ogni seminario è un seme, che saputo curare nei modi appropriati, può rivelare un frutto di immensa ricchezza.

Mi rendo conto che la strada da percorrere nella vita è per la maggior parte in salita, ma credo che gli strumenti di cui mi sto dotando possano renderla più praticabile.

Senza dubbio un grande ringraziamento va a voi docenti perché e evidente come questi insegnamenti, prima di tutto, cerchiate di viverli nel vostro contesto; un ringraziamento va ai compagni della sede di Milano, perché sebbene con motivazioni diverse tutti aneliamo allo stessa meta: la ricerca della felicità.

Questo percorso affina in me la comprensione di come ogni persona sia in connessione con gli altri e come il bene e la felicità altrui non sia che un riflesso di come ci sentiamo interiormente.

Trovo molto utile la relazione perché porta a rivedere e risentire dei concetti, che dopo essere stati immagazzinati al seminario, possono essere elaborati per aiutare soprattutto noi stessi.

Cerco di vivere questo percorso con molta apertura di mente e di cuore, cercando di lavorare sulle mie rigidità mentali affinchè lo stile “ counselor bhaktivedantico “ diventi un modo stabile di rapportarsi ad altri al di là di una professione. Un caro saluto

Giuseppe, dalla Sede della Lombardia