La vostra dedizione e l’andamento di questo viaggio insieme a voi mi fanno sentire sereno
MAGGIO 2020 - La leadership del perdono
Questo è stato il mio primo seminario vissuto interamente on-line a causa della situazione di reclusione che più o meno tutto noi stiamo vivendo.
Sono sincero al cento per cento, inizialmente l’ho vissuto male: non poter vedere le persone, non poter stare a contatto con la gente. Stare a casa nell’incertezza ha smosso in me forti sensazioni di rabbia e sconforto. Il fatto di non riuscire ad accettare una situazione che è al di fuori della mia portata, ha portato a galla parti di me su cui sto lavorando e che non sono pienamente integrate: la rabbia, il giudizio, la critica, e più in generale il mal contento. Allo stesso tempo non nego che questo periodo, e più in particolare questa modalità relazionale obbligata, mi hanno regalato l’opportunità di migliorarmi e conoscermi ancora più profondamente. Durante il mio processo di continua ricerca spesso mi rendo conto che non è semplice accettare ed è molto più semplice criticare e non prendersi la responsabilità di ciò che si sta vivendo. Mi ci è voluto un po’ per comprendere queste dinamiche che continuano a lavorare dentro, e non sarà di certo un mese il tempo necessario per sciogliere blocchi e dinamiche che si sono insinuate in profondità. Nel frattempo si è aperta una piccola possibilità, anzi un’enorme possibilità: quella di stare nella situazione! Per me un’opportunità più unica che rara vista la mia predisposizione al dinamismo. Sto scoprendo tanto, davvero tanto. Le potenzialità della mia percezione, la possibilità di un’osservazione più profonda, la comprensione di dinamiche intrinseche, la facoltà di riconoscersi in senso ampio e molto altro ancora. Questa presa d’atto, spalle al muro, ha inesorabilmente accelerato il percorso di ricerca personale e ha aperto dei canali percettivi davvero interessanti. Nella fattispecie ho riconosciuto in voi la capacità di adattarsi e di continuare a dare il vostro contributo anche in questa situazione non certo rosea. Sarei disonesto se dicessi che, per me, partecipare ai seminari ha lo stesso effetto di una lezione online; non è così, manca lo scambio energetico, è ovvio. Questo però non è un lamento, è una presa d’atto e voglio concentrarmi sul fatto che tutto questo aiuterà chi continuerà a rimanere presente, chi seguirà il suo cuore ed il suo sentire più profondo, come un allenamento costante che eleva il praticante che non si sconforta. In generale i temi trattati, la vostra dedizione e l’andamento di questo viaggio insieme a voi mi fanno sentire sereno e pronto ad affrontare le prossime sfide. Per questo vi ringrazio molto.
Enrico Ajovalasit