Un percorso per accrescere la gratitudine
GENNAIO 2020 - Discussione tesi e seminario su "Superamento di attaccamenti e condizionamenti"
Cari docenti, cari corsisti, cari compagni di viaggio...grazie di cuore, da anima ad anima!
Per me questo è stato il seminario della Gratitudine: ho percepito con nettezza che il piano su cui ci si è mossi è stato quello bio-psico-spirituale: si è partiti dal corpo, da un abbraccio "universale" appena arrivati in aula, esteso a un centinaio di noi presenti, per poi passare alla condivisione intima dei propri vissuti esperienziali e infine al canto del Mahamantra per un'anima a me cara in viaggio.
Al termine di questo seminario, ho portato a casa Amore: che ho ricevuto, che spero di aver donato...
Mentre guidavo per raggiungere la vicina Lari, casa mia, avevo una sensazione di calore umano, di protezione, di gioia. Sentivo ancora impresse sul corpo gli abbracci, le carezze ricevute durante gli esercizi.
Mi dicevo: "per quanto mi senta determinata nel mio percorso evolutivo, sento ancora presente in me il desiderio di abbracciare e di essere abbracciata...devo essere sincera con me stessa, non sono ancora del tutto svincolata dalla materia! So che al piano dei grandi mistici, si può comunicare anche solo da anima ad anima, basta pensare a San Francesco e a Santa Chiara... Ho iniziato un graduale processo di disidentificazione dalla materia, ma sento di avere necessità dello scambio di affetto veicolato anche dal corpo. Più avanti, forse, anche questo si trasformerà, ma per ora…" Così mi dicevo, mentre ero alla guida...
E così continuavo a "meditare": un pensiero leggero e luminoso si impadronì di me e volò al "grande assente della rappresentazione teatrale finale", Marco e alla sorpresa della meravigliosa condivisione del mantra Hare Krishna a lui dedicato: tutti noi, uniti dalla potenza di un solo suono (e che suono!). Ero consapevole dell'unicità, irripetibilità di quel momento.
Dentro di me c'era, c'è e ci sarà sempre un profondo senso di gratitudine per la sensibile osservazione di Manola circa il fatto che nell'improvvisazione teatrale non era stato rappresentato Marco. Per l'idea dolcissima e delicata di Andrea di dedicare il canto del Mahamantra finale alla sua anima. Per tutte le persone presenti in aula che hanno tenuto un'altissima concentrazione e ispirazione durante il canto del Mahamantra. Grazie!
Questo nostro agire lo avrà senz'altro scaldato! Non mi sarei potuta immaginare nella mia vita un dono più prezioso e inaspettato. La sensazione è stata quella di unione tra la mia e la sua anima, una riappacificazione senza più recriminazioni del "perchè lo hai fatto?". L'emozione finale che ho provato in questi tre giorni ha sovrastato tutte le altre accumulate nel tragitto.
Ora mi chiedo: se sono solo alla fine del primo anno e mi sento così grata, come farò a contenere la gioia che questo percorso continuerà a donarmi?
Mi sembra di non avere più tasche nel mio cappotto, che siano tutte riempite di regali inaspettati e preziosissimi che non so come ricambiare.
Anche le parole restituiscono poco di quello che sto ricevendo. Rileggendo ciò che ho scritto, mi rendo conto della potenza di espressione del silenzio. Penso a Marta, a Martina.
Solo donando -mi dico- posso sentire di potere in parte ricambiare.
L'Amore che si dà è quello che nessuno potrà mai sottrarci.
Elisa, dalla Sede della Toscana