Questo seminario mi ha dato dei profondi momenti di riflessione
SETTEMBRE 2019 - Comunicazione e linguaggio non verbale: entrare in empatia attraverso il corpo
Questo seminario mi ha dato dei profondi momenti di riflessione, soprattutto a posteriori.
Mi colpisce molto il tema trattato, proprio per i contenuti relativi alla consapevolezza emozionale.
Mi riguarda da vicino perché, sebbene sia cosciente per la maggior parte delle volte delle emozioni che provo, faccio molta fatica ad accoglierle e accettarle per quello che sono. Di conseguenza la difficoltà che nasce è quella di gestirle e dirigerle verso una sana trasformazione.
Riconosco che dei miglioramenti sono avvenuti con un certo successo, e sono consapevole che ci vorrà del tempo, tuttavia ho deciso che sarò paziente e proverò ad applicare un po' di auto-empatia nei confronti di queste parti ancora immature, avendo fiducia in loro e soprattutto fiducia in me stessa, nella mia capacità di sapermi impegnare e nelle mie qualità spirituali.
Questo lavoro mi consentirà anche di andare a potenziare quelle qualità che ancora sono meno sviluppate, e che sono così importanti per me, per saper vivere nel mondo e far vivere il mondo dentro di me.
Il percorso intrapreso mi entusiasma, al tempo stesso mi fa vedere quanta strada ancora ci sia da percorrere: sono felice comunque di potere, finalmente, imparare ad accettarmi.
Inoltre mi ha colpito molto il “linguaggio universale” delle emozioni.
Anni fa scoprii che un uomo (un oculista polacco di origini ebraiche di nome Ludwik Lejzer Zamenhof) aveva gettato le basi della lingua esperanto: idioma che, secondo il buon dott. Zamenhof, avrebbe dovuto portare l'umanità verso una comunicazione globale, facilitando così gli scambi su ogni piano: commerciale, umano, politico, economico ecc.
Ora mi trovo a scoprire che c'è già un linguaggio che tutti parliamo e che sappiamo fin dalla nascita, se abbiamo la fortuna di avere dei bravi genitori che ci insegnano a “tradurle”: le emozioni sono la vera lingua universale.
Manuela dalla Sede della Toscana