E’ certo che tutti dobbiamo morire e altrettanto certo è che della Morte abbiamo soltanto un’idea
APRILE 2019 - Elaborazione e gestione dell’evento Morte (parte II)
E’ certo che tutti dobbiamo morire e altrettanto certo è che della Morte abbiamo soltanto un’idea, ovvero l’immagine che di Lei ci siamo fatti durante la vita. Come ci siamo costruiti questa immagine? Probabilmente in parte ci è stata suggerita dalla paura, in parte dall’ignoranza e in parte dall’illusione di poter evitare per sempre questo momento.
Tutto ciò, a dire il vero, lo conoscevo, almeno in teoria, già prima di iniziare questo corso di counseling. Il punto, però, è che sentivo proprio il bisogno di verificare quanto l’idea della Morte mi lasciasse veramente serena, cioè quanto mi sentivo pronta ad affrontare un domani questo passaggio. Già! E se poi, invece, il momento fosse oggi? Mi sentirei ugualmente pronta sapendo che la fine può arrivare da un momento all’altro senza preavviso? Tutto questo mi ha reso ovviamente particolarmente attenta e partecipe all’argomento che abbiamo trattato questo mese.
Ad oggi posso soltanto dire di essere più preoccupata del tempo che vedo scorrere veloce intorno a me, che occupata a cogliere quei rari momenti in cui il tempo, invece, sembra fermarsi ed hai quasi l’impressione di aver dato una sbirciata all’eternità, anche se nelle mani non ti rimane nulla da stringere.
Che poi forse è tutta lì l’origine del nostro rapporto distorto con la Morte. Noi abbiamo bisogno, nel corso della vita, di raccogliere continuamente prove della nostra felicità e della nostra realizzazione; osservandole compiaciuti crediamo così di rendere reale l’illusione di avere veramente vissuto. La Morte, invece, ti lascia portare via solo ciò che hai veramente compreso.
Rifletti, Silvia, altrimenti, come fa un famoso personaggio del Verga pensando alla morte imminente, continuerai a rivolgerti disperata alle cose che possiedi dicendo “robba mia vientene con me”.
Silvia, dalla Sede della Toscana.