Condivido la gratitudine per aver maturato il coraggio di mettermi in gioco
Sono giunto quasi a metà del percorso di Counselling, il tempo è volato ed i messaggi di Andrea e degli altri compagni di corso in questi giorni speciali di Natale ed inizio anno, mi hanno motivato a sintetizzare un bilancio di questo intenso e creativo cammino, pur sapendo di non poter essere esaustivo in queste righe di testo.
Parto allora dall’inizio, da una mia nota scritta il 23 Settembre 2017 e riportata nella relazione del seminario di quel mese, che citava :
‘Questa mattina, diretto ad Ozzano per iniziare il mio primo modulo da corsista del corso di Counseling del CSB, dentro di me ho avvertito da un lato entusiasmo e gratitudine e dall'altro apprensione, ansia.
Ricordo che ascoltandomi, con l'intenzione di capire da cosa nasceva tale ansia, ho sentito dentro di me domande del tipo 'Cosa cerchi veramente da questo percorso?' , 'Sono più di tre anni, lo sai?' , 'Sei consapevole di cosa hai rinunciato e cosa dovrai rinunciare per permetterti tale corso?, 'Lo sai a cosa vai incontro?', 'E’ un contesto in cui vuoi fare bella figura?’
Poi l'arrivo.. Andrea… Valentina, Cinzia… altre persone che non conosco… e quindi l'inizio del modulo…
Un seminario che parte subito con la richiesta di stare sul proprio sentire e su quello dell'Altro e di presentarsi, esporsi, condividere…
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Rientrando a casa, nel tardo pomeriggio, circa a 15 km da casa, mentre ascoltavo musica in auto, riflettendo sulle ore appena trascorse, ho cercato in me quella parte che, alla mattina, mi aveva posto le domande riportate sopra.
Avvertivo, come detto, leggerezza e gratitudine e con questo stato d'animo mi sono rivolto a questa mia parte… è come se le avessi chiesto 'Allora come è andata oggi?', 'Come stai adesso?'... Mi sono reso conto che non avvertivo più l'ansia e l'apprensione del mattino.
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A queste domande hanno risposto insieme l'entusiasmo e la paura, la gratitudine e l'ansia, la leggerezza e l'apprensione.
E la risposta condivisa è stata..
'Cerca di percorrere questo cammino con umiltà e senza alcuna pretesa, né verso te stesso e né verso gli altri. Senza la pretesa di eccellere, di correre, di capire tutto e tantomeno di capire tutto subito, senza la pretesa che i tuoi figli ed i tuoi affetti più vicini capiscano fino in fondo, senza la pretesa di diventare un padre, un compagno, un figlio, un collega migliore… solo con il desiderio di conoscerti meglio e migliorare te stesso.
A queste condizioni potrai percorrere con fiducia e senza ansia questo cammino con la consapevolezza che è necessario, per te, fare questo viaggio perché, se ci pensi, è quello che da sempre vuoi fare’
Oggi, 01 gennaio 2019, ripartendo da quelle parole, condivido la gratitudine per aver maturato il coraggio di mettermi in gioco, aver avuto i mezzi per farlo e la gratitudine verso Marco Ferrini, Andrea, e tutti coloro che, compagni di corso o parte dello staff del CSB, mi hanno autenticamente accompagnato in questi mesi: ognuno di Voi, con le proprie risorse, peculiarità e con i propri limiti e fragilità, ha rappresentato per me un modello, una spinta per superare momenti non facili, anche di vita privata.
Nel SARP, il serbatoio dove attinge il nostro karmashaya (inconscio), tra i momenti di questo percorso da Settembre 2017 ad oggi, includo condivisioni, sguardi, abbracci che mi hanno fatto realizzare come mi senta appagato, pieno, quando si stabilisce tra me e l'altro una relazione che sento essere autentica e profonda.
Includo anche momenti di commozione a seguito dei quali mi sono inizialmente sentito svuotato, fragile per poi, gradualmente, vederci coerenza e spirito di servizio.
Avverto che sono cambiate le sensazioni che provo davanti all'immagine del crocifisso, con un Cristo da un lato salvatore e dall'altro segnato da estremo dolore. Vedo oggi questa croce, questi chiodi, questa infamia, non come un fatto statico, un dogma ma come energia in continua trasformazione, che può diventare anche gratitudine, speranza, pienezza, rinnovamento.
La mie parole del 2019 sono Consapevolezza e Coerenza: partiamo subito dalla consapevolezza che ho tanta strada ancora da fare e che una sfida per l’anno che viene sarà dosare le energie nel modo corretto e discernere bene su cosa investire, tra bisogni, che se soddisfatti ti permettono di crescere e pseudo bisogni che alimentano il nostro falso ego.
Un abbraccio e un ringraziamento ancora a tutti.
Buon 2019
Nicola, dalla Sede dell’Emilia-Romagna