Questo percorso di counseling mi ha trasformata profondamente, mi sento cresciuta, mi sento liberata, mi sento più radicata
OTTOBRE 2018 - FUNZIONI E METODI DELLA COMUNICAZIONE EMPATICA: INDIVIDUO, COUNSELOR E CLIENTE
E’ stato il mio ultimo seminario e questa è la mia ultima relazione di questo triennio.
Il mio prossimo ticchettare sulla tastiera sarà per la redazione della tesi che da poco ho iniziato.
E’ passato un pò di tempo ma ancora lo ricordo, un seminario denso di emozioni come ogni seminario, denso di scoperte…..mentre disegnavo il mio confine relazionale col gessetto, sul pavimento della sala, completamente connessa con il mio campo di energie inconsce ho realizzato con grande dolore che non avevo confini, e lì in quel momento, come un film, mi è passata davanti la mia vita fatta di invasione.
Si mi sono sentita spesso invasa nella mia vita.
Quanta inadeguatezza, dolore, baratri di instabilità.
Con il cuore sanguinante, in preda a disgusto e rabbia, con un urlo ruggente tra le labbra serrate “non è giusto!”. La sofferenza di subire l’ingiustizia.
E ora invece il sollievo, mi sento come chi si sveglia da un brutto sogno, e si ritrova.
Sono profondamente grata, grata perché mi sento rinata. Sì il termine dei tre anni, l’esame di ammissione alla tesi, e l’inizio della sua redazione in vista della prossima meta, che è la sua discussione, mi ha piacevolmente depositata su un piano diverso.
La mia percezione della vita, dei problemi, del mio mondo interiore e di come reagisco all’esterno è notevolmente cambiata.
Un viaggio attraverso un mare disordinato di emozioni, come un naufrago, ora mi trovo approdata in una spiaggia con profumata vegetazione e scorrere di acque dolci.
Questo percorso di counseling mi ha trasformata profondamente, mi sento cresciuta, mi sento liberata, mi sento più radicata. I miei occhi ora si sono aperti ad una nuova luce, e si stanno abituando ad essa.
Le mie emozioni stanno diventando per me una occasione di guarigione continua, ogni emozione trasformata e liberata mi dona forza, lucidità, visione e comprensione.
Un viaggio da un inferno coscienziale ad una visione realizzativa della vita.
Dalla fatica di sopravvivere con il desiderio di morire, alla fatica di andare oltre ai miei limiti per trovare forza, radicamento ed intuitività.
Una staffetta nel riconoscere le virtù e la voce interiore del mio vero Sé, della mia vera essenza.
E poi una scoperta sensazionale! Spesso il fondatore di questa Scuola, il nostro caro Maestro dice che la vita è relazione.
Sì, nell’esame di ammissione alla tesi ho realizzato cosa significa che la vita è relazione.
Ho potuto esperire che la mia realizzazione spirituale si può concretizzare attraverso una scala relazionale con gli altri, creando uno scenario in cui recitare tutte quelle parti che portano alla luce reperti ontologici di rara bellezza, dopo aver scavato e averli puliti alacremente dalle macerie: emozioni sane collegate alla proprio matrice costruttiva, qualità originarie dello stato di benessere, lungimiranza e attitudine al volo alto e altro.
Si perché come disse il Maestro in un seminario di poche ore fa “la vita non è svolazzare orizzontali nella società materiale, bensì un volo verticale”.
Puoi volare alto solo dopo aver intrapreso un viaggio dantesco che dall’inferno degli anartha ti porta al purgatorio della volontà per arrivare al paradiso delle virtù.
La vita è relazione, la relazione è scambio, lo scambio è connessione, la connessione è ritrovare la propria divinità.
Sì…..uno step è terminato ma il viaggio continua su altri binari.
Sarà un lavoro impegnativo, la costruzione dei miei confini relazionali è la priorità del mio procedere, a braccetto con la costruzione di una sana autonomia affettiva.
Questo mi avvicinerà sempre di più alle mie virtù, e realizzare le virtù mi avvicinerà alla mia vera natura ontologica, ed essa mi avvicinerà a Dio.
Avvicinandomi alla luce il buio resterà alle spalle, come le ombre, a ricordarmi che qui sulla terra sono venuta per riconoscere che non sono la mia ombra, ma la luce che la crea.
Non credo di aver parole per esprimere tutta la mia gratitudine…
Lucia