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Eccola qua la strada ritrovata

APRILE 2018 - CENTRI ENERGETICI DEL CORPO ED EMOZIONI: L’ARMONIZZAZIONE ATTRAVERSO LA PSICOLOGIA E LA SPIRITUALITÀ DELLO YOGA

Da un punto di vista interiore quello che mi sono portato a casa da questo seminario è il fatto di sentirmi sempre più radicato nel cammino che porta a essere dei counselor.
La conferma mi è stata data durante l’esercizio delle triadi in cui nella veste di counselor con un quarto d’ora a disposizione sono riuscito con estrema naturalezza a compiere quasi tutte i passaggi che compongono le due fasi del colloquio in una modalità che credo più che per merito personale sia arrivata per ispirazione.

Quello che più mi ha sorpreso è stato vedere la mia cliente entrare improvvisamente dentro il focus emotivo e questo è avvenuto quando mediante una domanda ho spostato il baricentro del racconto dalla esteriorità alla sua interiorità, da ciò che si stava prefiggendo per il futuro (pur tenendolo in considerazione) a quello che nel presente stava già accadendo però nei suoi confronti.
Ho notato anche il suo di stupore e con le lacrime agli occhi mi ha detto: “grazie di avermi dato la possibilità di vedere questo fatto sotto questa nuova prospettiva a cui non ci avevo mai pensato. Sento che è proprio così io in questo momento mi sto aiutando.”
E’ stato un momento molto forte, rimanere di fronte a questa persona in lacrime e permettersi di accogliere con delicatezza quello che arrivava, darsi il permesso di ascoltare questa sensibilità senza dover per forza fare qualcosa se non quello di essere.
Il focalizzarsi nell’emozione permettendomi e permettendo che questa si esprimesse, attraverso un sostegno incoraggiante ed empatico alla sua manifestazione, senza l’innalzamento di difese atte a evitarla, senza fughe in mediocri incoraggiamenti, senza minimizzazioni in quello che stava avvenendo ha permesso al processo del colloquio di trovare la sua strada all’interno di un percorso collaudato e ripassato più volte sia nel corso dei seminari che dello studio personale.
La cliente si è sentita vista e accorgendosi di ciò si è permessa di vedersi in quanto ha sentito e sperimentato accoglienza, accettazione e fiducia.
Devo dire la verità: mi sono sentito forte e credo che anche lei alla fine si sia sentita un po’ più forte e il suo ringraziamento trovato per messaggio quando sono arrivato a casa mi ha procurato gioia e mi ha fatto assaporare il senso della connessione con il tutto.
Inoltre è stato interessante come nei giorni successivi sia affiorato una memoria emotiva (samskara) relativa ai precedenti colloqui in cui mi esercitavo nella precedente scuola.
Dopo varie triadi, diadi, prove di video intervento andate piuttosto bene, era successo come un black-out, sentivo che facevo difficoltà, ero molto legato alla tecnica e questo mi distoglieva da quello che il cliente mi stava realmente comunicando.
Mi parlava e dopo due minuti avevo dimenticato quello che mi aveva detto, tanto che la docente mi disse: “Stefano l’ho notato, hai perso il filo, non ci sei”.
L’emersione di questo samskara che mi aveva procurato dolore mi ha permesso oggi di vedere che c’era in me una forte paura di sbagliare e di essere giudicato.
Il filo comunque non l’avevo perso, se la docente mi avesse semplicemente fatto notare che ce l’avevo in mano avrei sicuramente ritrovato la strada.
E come per incanto eccola qua la strada ritrovata, il filo riavvolto, una stupenda esperienza evolutiva che con serietà, passione, gioia e attenzione sto percorrendo presso il centro studi Bhaktivedanta.

Stefano, dalla Sede del Veneto