Una dolce fatica
Come tanti altri anche questo è stato un seminario piacevolmente faticoso, finalmente dopo tanto tempo è tornato Andrea a farci lezione! Tanta pratica collegata direttamente alla teoria permette di mettere subito in circolo ciò che si impara e di renderlo tangibile e utilizzabile. Era da dicembre che non partecipavo al seminario di counseling ed anche se l’ultimo l’avevo seguito in streaming e a capodanno avevo fatto il ritiro con la scuola, lo stato emotivo del seminario di counseling mi mancava perché è uno stato profondamente diverso. E’ la stessa differenza che c’è tra il guardare una partita di calcio in televisione oppure giocarla.. due mondi diversi.. quindi sono stato molto felice di ritrovare i miei compagni ed i nostri tutor titolari in formazione completa! E’ stato un bel allenamento focalizzare l’attenzione sull’importanza nevralgica dell’empatia nelle nostre vite e nel counseling in particolare. Al di la delle tecniche e delle intuizioni un vero e autentico ascolto empatico svolto nella maniera corretta risolve da se la quasi totalità delle problematiche di un cliente e devo dire aiuta anche a mantenere lontana l’ansia da prestazione del counselor di voler a tutti i costi aiutare e dare uno spunto o una soluzione. Ascoltiamo col cuore aperto e concentriamoci sul sentire nostro e del cliente è un lavoro difficile e che richiede un costante allenamento ma lo possiamo fare ed è di certo meno stressante che sentirsi nel ruolo di chi deve aiutare qualcun altro a tutti i costi. Sarà che io sento che è molto importante per me saper di essere d’aiuto per gli altri e aiutarli a farli stare bene e questo seminario mi ha permesso di affrontare il colloquio in modo più rilassato e presente. Certo ancora è lunga la strada perché se è vero che è diminuito lo stress da ansia da prestazione nelle prime pratiche è forte lo stress da utilizzo delle parole corrette, “ma” o meglio “è verò anche” che siamo in cammino e che certamente prima di diventare bravi counselor ancora di strada ne dobbiamo e ne devo fare..ma la mia motivazione è sempre più forte e anche la gioia che provo nell’avvicinarmi ogni giorno un millimetro alla volta sempre di più alla meta.
Luca, dalla Sede della Lombardia