Percorsi di ascolto e svelamento di sé attraverso la pratica meditativa e la narrazione: l’elaborazione e la trasformazione della collera
Meditazione e narrazione costituiscono da sempre ed in tutte le tradizioni strumenti straordinari e preziosi di ascolto e osservazione di sé. Ciò avviene in virtù del fatto che permettono l’accesso alle facoltà meta-cognitive della mente, ovvero quelle che giacciono oltre il processo logico-razionale, che limita le possibilità di esplorazione di nuovi orizzonti di senso e di comprensione.
In particolare modo, la tradizione Bhakti Yoga, nel suo aspetto meditativo e narrativo, ha la caratteristica di portare il soggetto ad un’osservazione profonda di se stesso, del contesto relazionale e del piano esistenziale-progettuale, consentendo un atto trasformativo interiore che trova il suo fondamento nel Principio attivo interiore, il principio Causale. Per la letteratura Upanishadica e Puranica esso è il Brahman che risiede nel cuore, Paramatma, che accompagna l’essere individuale nel suo viaggio nel samsara (si veda Bhagavad-gita XVIII, 62). La stessa letteratura menzionata, offre strumenti straordinari di indagine del profondo, che abbinati alla pratica meditativa consentono lo sviluppo del sé testimone dell’esperienza, ovvero un atto che è sostanzialmente metacognitivo e spirituale, tale da avviare processi evolutivi, di trasformazione dei contenuti emotivi radicati nel profondo della psiche da tempo immemorabile (i samskara).
DATE E DOCENTI:
03-04 Giugno: Seminario di visualizzazione meditativa con Marco Ferrini
Orari sab 10:00-13:00/17:00-19:00, dom 10:00-13:00
24-25 Giugno: Seminario con Andrea Boni, Alessandra Corà, Paola Pruni e Marta Barcellona
Orari sab 09:30-13:00/14:30-18:30, dom 06:30-13:00/ (con esperienza di pratica meditativa nel bosco alla mattina)
WEBINAR di condivisione ed esercitazione con data da definire